Sono passati solo pochi giorni da una dichiarazione che ha rimesso in discussione la storia delle cure del periodo pandemico.
“Vigile attesa? Era solo un consiglio”. Così ha parlato in Commissione Covid il presidente della FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri), Filippo Anelli. Così il noto “Tachipirina e vigile attesa” diventa una semplice “raccomandazione”, definizione su cui Alfonso Colucci, del Movimento 5 Stelle, ha voluto insistere chiedendo ad Anelli se ci fosse una differenza con il termine “protocollo”.
Un’altra definizione compare però nella circolare aggiornata al 26 aprile 2021 recante “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2”. Si legge: “Nei soggetti a domicilio asintomatici o paucisintomatici, sulla base delle informazioni e dei dati attualmente disponibili, si forniscono le seguenti indicazioni di gestione clinica”. La circolare procede a “indicare”: Vigile attesa; trattamenti sintomatici (ad esempio paracetamolo o FANS in caso di febbre o dolori articolari o muscolari, a meno che non esista chiara controindicazione all’uso). Altri farmaci sintomatici potranno essere utilizzati su giudizio clinico”.
Poco contano però, alla fine, i termini della cura indicata nella circolare del Ministero della Salute – che fu a un certo punto annullata dal Tar del Lazio. “No, era un protocollo ministeriale quindi era molto più di un consiglio“, commenta in diretta l’endocrinologo Giovanni Frajese.
“Ci sono stati grossi problemi per chi ha fatto cose di tipo differente, c’è stato veramente di tutto. Adesso c’è questo tentativo di farlo passare, credo per un consiglio, e che in realtà la libera scelta del medico di poter curare in scienza e coscienza è rimasta inalterata: non è affatto vero. Ricordiamo quando dicevano che l’ivermectina serviva per trattare i cavalli e cose di questo tipo, è stato tutto ostacolato.
Ancora oggi ci sono colleghi che di fronte a tamponi positivi, che non capisco neanche perché li facciano fare alle persone, consigliano di trattare con paracetamolo e vigile attesa. Tra l’altro è entrata proprio nella mente di un sacco di colleghi come se fosse una realtà assolutamente invalicabile“.
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