Di fronte alle crescenti tensioni geopolitiche e ai timori di una possibile guerra nucleare, Svezia e Danimarca hanno recentemente rafforzato le proprie misure d’emergenza per proteggere la popolazione. In Svezia, è stata avviata una campagna nazionale con la distribuzione di un opuscolo informativo a cinque milioni di famiglie. La guida, aggiornata per la prima volta dal 2018, include istruzioni pratiche su come prepararsi per eventuali emergenze, con un’attenzione particolare ai conflitti armati e alle crisi nucleari. Tra i consigli, la conservazione di scorte alimentari, acqua e batterie, oltre a istruzioni per affrontare le interruzioni di servizi essenziali. Questo progetto riflette la crescente preoccupazione per l’instabilità globale, amplificata dal conflitto in Ucraina.
In Danimarca, invece, l’Agenzia Nazionale per la Gestione delle Emergenze ha diffuso linee guida aggiornate, che hanno scatenato una corsa all’acquisto di compresse di iodio, utili per proteggere la tiroide dalle radiazioni. Il ministro della Difesa, Troels Lund Poulsen, ha sottolineato il rischio di una “guerra ibrida”, invitando i cittadini a prepararsi per interruzioni di corrente, carenze di beni essenziali e altre emergenze. Anche le autorità danesi, come quelle svedesi, hanno incluso il rischio legato a incidenti nelle centrali nucleari vicine e al transito di navi russe a propulsione nucleare. Questi sviluppi evidenziano la crescente attenzione dei governi nordici verso scenari di crisi, in un contesto internazionale sempre più teso.
Ascolta il commento di Fabrizio Lucherini, responsabile radiologia di Villa Mafalda, ai microfoni di ‘Lavori in Corso’