Sembra un ripetersi di un copione già scritto: la Juve di Thiago Motta non ingrana mai fino in fondo.
Sì, le occasioni ci sono, l’assenza di un pizzico di fortuna pure. Ma interrompere il ritmo di gioco alla metà del secondo tempo è un peccato che i bianconeri non possono permettersi di compiere, se vogliono portare a casa più risultati.
Si riparte alla rincorsa, con Jonathan David che ferisce Di Gregorio al 27esimo del primo tempo. La rimonta juventina in casi come questo arriva quasi sempre. Ci ripensa Vlahovic a risistemare la situazione su un rigore procurato da un sempre eccellente Coincecao.
Spiazzato il portiere, che poco prima aveva fatto una grande parata proprio su un tiro perfetto del serbo.
L’inerzia per poter rimontare c’è, ma solo per una 10/15 minuti. Dopodiché, la Juventus si spegne in attacco e passa alla difesa, che regge bene alla bolgia del Pierre Mauroy e all’intrattenibile Zhegrova. Alla Vecchia Signora sembra mancare quella sicurezza di inizio campionato, che riusciva a regalare giocate più fluide ed efficienti. Nonostante l’avversario difficile, che in precedenza aveva sconfitto Atletico Madrid e Real Madrid, la Juventus poteva portare i 3 punti a casa, se solo qualche palla fosse entrata e se solo non si fosse verificato quel rallentamento ormai un po’ troppo abituale.