Nei primi dieci mesi del 2024, i comuni italiani hanno registrato un notevole aumento degli incassi derivanti dalle multe stradali, raggiungendo la cifra di 1,3 miliardi di euro. Questo dato, emerso da un’indagine condotta dal Codacons, evidenzia come le sanzioni stradali continuino a rappresentare una significativa fonte di entrate per gli enti locali.
La Lombardia si posiziona al vertice della classifica regionale, con un incasso di 324 milioni di euro, seguita dal Lazio con 130 milioni e dall’Emilia-Romagna con 129 milioni. Tra le grandi città, Milano domina la scena con 128,7 milioni di euro, distanziando nettamente Roma (88 milioni) e Torino (43,7 milioni).
Un’analisi più dettagliata rivela che, in termini di sanzioni pro-capite, i cittadini liguri sono i più colpiti, con una media di 40,1 euro a residente. Seguono la Toscana con 34,9 euro e la Lombardia con 32,3 euro. Al contrario, le regioni del Sud Italia presentano valori significativamente inferiori, con il Molise che chiude la classifica a soli 4,9 euro pro-capite.
Anche i comuni di dimensioni ridotte contribuiscono in modo significativo a questo fenomeno. I centri con meno di 5.000 abitanti hanno raccolto 72,7 milioni di euro, mentre quelli tra 5.000 e 10.000 abitanti hanno raggiunto i 93 milioni. Complessivamente, i piccoli comuni rappresentano il 12,8% del totale degli incassi da multe.
Nonostante le recenti iniziative del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini per regolamentare l’uso degli autovelox, le multe stradali continuano a generare entrate consistenti per i comuni. Tuttavia, il Codacons solleva preoccupazioni riguardo alla trasparenza nell’utilizzo di questi fondi, sottolineando la mancata attivazione dell’Osservatorio sulle multe stradali, che avrebbe dovuto monitorare l’impiego di queste risorse.
“Fanno ricchi i comuni“, scrive anche Repubblica, sostenendo un sospetto che solo fino a poco tempo fa era additabile di complottismo e anti-statalismo. In realtà le multe arricchiscono i comuni eccome, ma il rapporto tra sanzione e sicurezza generata in Italia è tutt’altro che soddisfacente.
Ascoltate l’editoriale di Fabio Duranti a ‘Un Giorno Speciale’ | 29 novembre 2024
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