Damascelli ▷ “Ecco perché l’Italia non raggiungerà il livello delle grandi nazionali”

Gli Azzurri di Luciano Spalletti chiudono la pausa nazionali con una sonora sconfitta casalinga contro la Francia. I tre gol subiti dai Bleus al Meazza lasciano l’amaro in bocca e tolgono all’Italia il primato nel girone di Nations League. Dopo la disfatta di Euro 2024, la Nazionale maggiore è ripartita con un piglio diverso da quello visto durante l’ultima competizione giocata; “sto rivedendo lo spirito di Euro 2020” aveva commentato Donnarumma alla vigilia della gara contro la Francia. Il bilancio portato a casa da questa sosta è di una vittoria contro il Belgio e una sconfitta contro i transalpini che fa riflettere. La fiducia sembra essersi rinnovata nei confronti della Nazionale, ma alcuni dubbi e perplessità restano.

Sull’età media, ad esempio, che continua, seppur ringiovanita, a non eguagliare i livelli delle altre grandi nazionali. Sarebbe proprio questo, secondo Tony Damascelli, uno dei problemi della nuova Italia di Luciano Spalletti: “Se guardiamo alle altre nazionali capiamo quali sono i nostri problemi. Ieri l’Inghilterra, esclusi Walker e Kane, ha giocato con tutta gente del 2003, del 2004. Addirittura la Francia ieri aveva in panchina Zaire Emery che è un 2006 di prospettiva. Il più giovane dell’Italia è Daniel Maldini, classe 2001. Noi non abbiamo “ragazzini” in rosa. Pensiamo a Camarda, continuiamo a vederlo come un sogno, da tenere lì sotto l’albero di Natale, non diventa mai qualcosa di concreto. Vorrei vedere una svolta nei club italiani, vorrei sentir parlare di rivoluzione anagrafica, ma è impossibile, non succederà“.