“L’intervento di OSA Polizia in aula ha svelato il vero senso della Commissione Covid” | L’editoriale Frajese – Contri


“Sento di dover chiedere scusa a tutti per le restrizioni”.
Così l’intervento del sindacato OSA Polizia in commissione Covid sta riecheggiando in rete. Per la potenza delle scuse, simboliche, ma vere, di Antonio Porto, che in commissione Covid ha sfidato delle verità che nel triennio pandemico era blasfemo mettere in discussione.
Anche a questo serve l’ordine dei lavori, sviscerando ogni singola fase di quella che è stata una realtà di restrizioni un po’ troppo intrusive ma non altrettanto trasparenti. Come nel caso dei portuali di Trieste, che nel bel mezzo di una protesta pacifica si sono visti sparare contro i getti d’acqua dei camion di polizia: “Davanti a quelle proteste così pacifiche ci saremmo dovuti togliere il casco”, ha detto Porto, in quello che è stato un commento inedito in quelle aule istituzionali.

Un commento che ha colpito molto l’endocrinologo Giovanni Frajese, che della Commissione Covid diverrà consulente:
“Quelle parole sono state un balsamo per tante persone. Anche il fatto di togliersi i caschi davanti ai portuali di Trieste anziché caricarli credo sia stato estremamente significativo. Credo sia questo il significato della Commissione, al di là di quelle che poi saranno eventualmente le conseguenze di altro tipo che bisognerà vedere se ci saranno. L’importante è avere la possibilità di parlare pubblicamente, di dire tutta una serie di cose che permettono di andare a rompere quel muro di gomma che siamo stati costretti a tollerare per anni. C’è la possibilità di sentire finalmente cose diverse e di comprendere anche da che parte sia veramente la ragione. In aggiunta a quello del sindacato OSA c’è stato anche l’intervento di Erich Grimaldi, che ha spiegato cosa è successo in tutta la prima fase della pandemia. Penso che in questo il lavoro della Commissione sia estremamente prezioso, perché dà respiro e possibilità di sentire opinioni diverse. E poi queste stesse opinioni sono registrate e rimangono a testimonianza di ciò che in realtà è successo: cosa che la gente non ha ancora molto ben chiara”.

Ascoltate il commento con Alberto Contri a ‘Un Giorno Speciale’ | 20 novembre 2024