“Vigile attesa? Era solo un consiglio“. Così La Verità riporta una notizia che riscrive la storia.
In Commissione Covid cade l’ennesimo mito della pandemia: quello della Tachipirina e della vigile attesa era il più ripetuto negli anni del virus. Sostanzialmente ad ammetterlo è Filippo Anelli, capo della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
“I dottori erano liberi di curare come volevano. Forse andava precisato che la tachipirina non basta“, ha continuato.
Cozza però con la battaglia effettivamente lanciata dalle istituzioni ai medici che adottavano con i propri pazienti le cosiddette “cure domiciliari”. Diverse poi sono state le sospensioni dei medici dall’Ordine in quel periodo storico, ma non per non aver seguito il protocollo, che però era vincolante. Uno di questi medici è il dottor Andrea Stramezzi.
“Adesso ci raccontano che era solo una raccomandazione, ma che fosse una raccomandazione noi lo abbiamo scoperto dalle sentenze del consiglio di Stato. Perché, a un certo punto, io insieme ad altri tre medici facemmo un ricorso al Tar contro Paracetamolo e vigile attesa, contro le raccomandazioni che erano comunque vincolanti per i medici, perché il medico segue anche le raccomandazioni del ministero in quanto se non lo fa può essere perseguibile“.
Anelli ha poi raccontato che i medici non hanno seguito quelle raccomandazioni, “e invece è il contrario, perché io che non sono un medico di medicina generale ho curato molti pazienti: ebbene, questi pazienti avevano un loro medico di medicina generale, che o non rispondevano o dicevano ‘Prenda la Tachipirina e se si aggrava chiami l’ambulanza’. Col ricorso al Tar che fu accolto, questa raccomandazione fu bloccata. Il ministro Speranza ricorse al Tar per annullare a sua volta questa sentenza. Dunque cosa abbiamo scoperto dalla sentenza del consiglio di Stato (presieduta da Franco Maria Frattini, che allora desiderava diventare Presidente della Repubblica)? Lui disse che la sentenza del Tar Lazio era da annullare ma che ogni medico poteva esercitare in “scienza e coscienza’“.
Dunque non è vero che ci furono medici sospesi per la raccomandazione “Tachipirina e vigile attesa”?
“Io fui sospeso nel maggio 2022 dall’ordine dei medici della Provincia di Milano, ma nella sospensione non c’è scritto che ‘non ho seguito le raccomandazioni del Ministero e di Aifa’, ma in quanto ‘ha pensato di dare dei farmaci che potenzialmente potevano avere tutti insieme effetti collaterali gravi’. In oltre 10mila pazienti curati e guariti non ho mai avuto un solo effetto collaterale grave“.