Il coinvolgimento di Robert F. Kennedy Jr. nella campagna elettorale di Donald Trump per le elezioni del 2024 ha suscitato discussioni. Inizialmente candidato democratico, Kennedy si è poi presentato come indipendente e ha attratto sostenitori sia progressisti che conservatori grazie alle sue posizioni anticonformiste, soprattutto in ambito sanitario. Trump ha recentemente annunciato che, in caso di vittoria, Kennedy avrebbe un ruolo di rilievo nelle politiche sanitarie. Questa collaborazione riguarderebbe aree critiche come la salute pubblica e le agenzie sanitarie, dove Kennedy ha espresso posizioni critiche verso vaccini e normative esistenti.
Kennedy ha persino suggerito di voler riformare radicalmente enti come il CDC e il Dipartimento della Salute, spesso accusandoli di collusione con l’industria farmaceutica. Tuttavia, nonostante l’apertura di Trump, i dettagli di un possibile incarico restano vaghi e la sua effettiva influenza è incerta, poiché altri membri della campagna di Trump hanno smentito la formalità di tali promesse. Questa potenziale alleanza potrebbe modificare le dinamiche elettorali, attirando elettori dai due schieramenti e influenzando l’esito delle elezioni in stati chiave.
“Sta rischiando la vita con questa mossa” ha commentato Gianluigi Paragone ai microfoni di Un Giorno Speciale “Dice delle cose pesantissime sul partito democratico, parla addirittura di tradimento nei confronti di JFK da parte dei Dem. Se guardiamo cosa sono diventati oggi i democratici, guerrafondai, vicini ai signori delle manovre più scure, ti rendi conto che ha ragione. Ecco perché Trump lo fa salire sul carro, cosa che apparentemente figura come una mossa folle, ma non lo è affatto“.