Sanità, ciò che accade ora potrebbe essere la cronaca di una morte annunciata: magari quella dell’UE

La legge di bilancio riserva delle luci e delle ombre alla sanità.
Tra le misure positive troviamo l’aumento contrattuale per il personale, incentivi per giovani medici specializzandi, l’aggiornamento delle tariffe ospedaliere dopo vent’anni. Beh, vent’anni. Ebbene, quello che dobbiamo dire è che le Regioni riceveranno dei premi per ridurre le liste d’attesa, tuttavia manca ancora il piano triennale per l’assunzione di 30.000 medici e infermieri promesso dal ministro Schillaci per contrastare la fuga di personale e i prepensionamenti post-Covid.

Nel dettaglio, il Fondo per il Servizio Sanitario Nazionale crescerà da 1,3 miliardi nel 2025 fino a 7,7 miliardi nel 2029. L’indennità per chi lavora nel pronto soccorso aumenterà fino a 100 milioni dal 2026, così come l’indennità di specificità per medici, infermieri e operatori sanitari. Per gli specializzandi, aumenti sono previsti del 5% per la parte fissa e del 50% per le branche meno gettonate come medicina d’urgenza e virologia. Non mancano però le critiche.

I sindacati giudicano queste risorse briciole definendo insufficienti gli aumenti contrattuali e l’incentivazione per i giovani medici che non bastano a risolvere le criticità del sistema sanitario. Come sempre il governo fa il minimo sindacale per la sanità, ma tranquilli: tanto basta tenere in piedi uno dei settori più importanti di uno Stato. E i lavoratori che lavorano nel mondo della sanità? Beh, insomma, dopo anni di letargo finalmente si svegliano. E mi viene in mente quel film di Alberto Sordi in cui dice: «Lavoratori…» – poi andate a vedervi il film.

Io credo che quello che sta succedendo non sia una novità, ma che sia la cronaca di una morte annunciata. Io mi auguro che sia la morte di questa Unione Europea che sta facendo morire gli Stati.

Vedete, una volta c’erano i privati che facevano gli esattori per conto dello Stato. Oggi c’è lo Stato che fa l’esattore per conto dei privati.
I privati sono i grandi poteri finanziari internazionali, quelli che dominano e controllano il mondo, quelli che soprattutto controllano questa Unione Europea che ci obbliga a fare tagli nella sanità, tagli nella spesa pubblica e quindi avanzo di bilancio primario, e quindi alzare ancora di più le tasse sulle imprese e sui professionisti. Questa è la realtà.

Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi