“Vedo la buonafede nei politici – dice il dott. Alberto Donzelli ad Atreju – perché se non ci fosse la buonafede, avrebbero esitato a esporsi in maniera così forte su un tema che non potrà fare a meno di essere totalmente smentito nel giro di qualche mese”.
Il tema di cui parla Donzelli, membro della Commissione Medico Scientifica Indipendente, è il vaccino anti-Covid, tornato di estrema attualità da quando nel DL Milleproroghe è comparso l’annullamento delle multe a chi aveva deciso in pandemia di non fare l’inoculazione.
La notizia ha riacceso un forte dibattito sui social e non solo. “Questi signori – ha dichiarato Roberto Burioni a Che tempo che fa – che non si sono vaccinati nonostante l’obbligo e che avevano più di 50 anni, perché l’obbligo era per gli ultracinquantenni, primo sono stati degli scriteriati per loro stessi perché hanno messo concretamente a rischio la loro vita. In secondo luogo sono stati degli irresponsabili per la comunità nella quale vivono, perché in quel momento il vaccino ostacolava la diffusione della malattia”.
“L’8 di agosto – dice Donzelli sul palco di Atreju – Rochelle Walensky, che era la direttrice dei CDC, ha annunciato in televisione letterali parole: questi vaccini non possono in alcun modo ridurre la trasmissione. Non ha parlato neanche di infezione, ha parlato espressamente di trasmissione. La buona fede dei politici, lo dico, è testimoniata dal fatto che evidentemente nessuno gli ha ancora detto queste cose, ma io sono molto interessato, proprio perché vedo la buona fede, a un confronto, che chiedo a partire dall’Onorevole Ronzulli, dall’Onorevole Gasparri, fino ai virologi precedentemente citati. Certo, la condizione è che se vogliono farsi affiancare da 5 persone, il tempo che dedicano a me o a chi sarà insieme a me deve essere lo stesso che utilizzano loro. Dopodiché vedremo e vedranno i cittadini italiani da che parte stanno le prove scientifiche e da che parte non ci stanno“.
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