Anche se vince Fonseca è comunque in discussione. La vittoria con il Verona non lascia sereno l’allenatore del Milan, sempre bersaglio di critiche a vario titolo. Ora però il Milan è a soli due punti dalla Juventus, dovendo anche recuperare una partita. L’altro allenatore sempre sul banco degli imputati è proprio Thiago Motta, anche la Juventus infatti in classifica è più in basso di dove ci si aspettava a inizio stagione. Massimo Franchi sottolinea le differenze tra i due: “Motta è molto più giovane di Fonseca e non aveva mai allenato una grande. Fonseca non era la prima scelta del Milan, almeno la terza dopo Lopetegui (che tra poco verrà esonerato dal West Ham) e un altro. La narrazione su Thiago Motta era diversa: era dipinto come una sorta di Guardiola giovane, si aspettavano mirabilie. Dieci pareggi nemmeno Pirlo li ha fatti che come allenatore non è considerato un fenomeno. La campagna acquisti è stata quasi completamente cannata, Koopmeiners sembra il fratello, Douglas Luiz è la peggior versione di Arthur”.
Il terzo incomodo è Antonio Conte, criticato solo per le scelte in Coppa Italia, ma tornato a godere di piena fiducia dopo l’ultima vittoria di Campionato. Agresti: “Il Napoli ha il grande vantaggio di non dover andare all’estero. Non fa neanche la Coppa Italia perché ha scelto di andare fuori con le riserve contro la Lazio. La squadra di Conte è l’unica che gioca quanto negli anni 70, il suo allenatore ha dimostrato di saper far fruttare il fatto di non giocare le coppe. Lo ha fatto sia alla Juventus che al Chelsea, è un grande allenatore soprattutto quando ci sono queste situazioni”.