Innes McPhee, capo economista di Oxford Economics, ha incontrato grandi investitori americani che si chiedono se l’Europa possa sorprendere positivamente.
Il contesto è cupo. Guerre, stagnazione, difficoltà soprattutto della Germania e della Francia, ritardi tecnologici, la follia del Green Deal e una rielezione di Donald Trump che rafforza il protezionismo. Beh, che vorrei vedere.
La Banca Centrale Europea continua a tagliare i tassi più rapidamente della Federal Reserve, con l’euro che si depreca sul dollaro. Le imprese dell’eurozona trattano con uno sconto del 30% rispetto a quelle americane, il più ampio da circa 30 anni.
Emergono timidi segnali di reazione. Paolo Gentiloni ha proposto purtroppo un nuovo euro bond per la difesa europea con un veicolo da 500 miliardi di euro per la sicurezza aerea e future missioni in Ucraina. Tremendo.
Questo fondo bypasserebbe il patto di stabilità europeo, ormai obsoleto. Quando vogliono i patti di stabilità si possono bypassare, per le pensioni e la sanità invece no. Anche la firma di Ursula von der Leyen sull’accordo Mercosur, fermo da decenni, punta a compensare l’isolazionismo degli Stati Uniti.
Nel frattempo, la Germania si prepara a superare il vincolo sul debito costituzionale, con Friedrich Merz probabile nuovo cancelliere. In Francia, invece, si intravedono timidi segnali di stabilizzazione politica. Tuttavia, il percorso resta incerto, costellato di rischi geopolitici, commerciali e energetici.
Oggi si parla di caduta dei tabù, ieri si parlava di svolta culturale. Insomma, è un gioco di parole per evitare di ammettere gli errori del passato, cercando di apparire ora privi di colpe. Quali colpe? Le colpe di continuare a fare quello che hanno sempre fatto, il patto di stabilità come un dogma irrinunciabile, ma irrinunciabile per tagliare le pensioni.
Ho letto pochi giorni fa dell’OCSE che chiedeva all’Italia di ridurre ed evitare l’aumento delle pensioni, quando mi pare che stiamo parlando di 600 o qualcosa del genere di pensioni minime, c’è ampiamente al di sotto di quello che serve per vivere ma la gente può crepare di fame oppure non avere i soldi per curarsi e allora lì invece il patto di stabilità non si può toccare ma per produrre i cannoni invece sì ecco questa è l’Unione Europea che io non voglio.
Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi
