GLI OSCAR DELLO SPORT | 2024, l’anno delle eccellenze

Jannik Sinner 10 e Lode
Ci sono atleti e sportivi “epocali”: segnano il confine della loro disciplina con un “prima” e un “dopo” il loro avvento. Ha regalato prestazioni e colpi stupefacenti anche per i profani, ha trionfato sugli avversari e sui critici a prescindere, sui malincinici battutisti e sui polemisti del nulla.
La cosa più importante, poi: guardate quanti ragazzini hanno preso in mano una racchetta, negli ultimi tempi.

Oleksandr Usyk 10
Ha riunificato le cinture dei Pesi Massimi (rimettendo poi in palio la IBF) battendo Fury, per poi sconfiggerlo di nuovo in modo più nitido lo scorso 21 dicembre, con 26 chili di peso in meno. Atleta perfetto, ancora prima che pugile dalla tecnica sopraffina. Una convinzione: non sfigurerebbe contro i grandi delle epoche più fulgide.

Armand “Mondo” Duplantis 10
Non è più un’asta, in mano a lui: è un trampolino verso il cielo.

Léon Marchand 10
Farfalla, rana, misto…cambia lo stile, restano d’Oro le bracciate. Deve essersi operato da un chirurgo plastico per non far vedere le squame.

Max Verstappen 10
Da un certo momento del Mondiale in poi non ha più avuto la monoposto più performante: per (ri)diventare Campione ha compensato con la soglia delle sue prestazioni.

Toni Kroos 10
Ha salutato il calcio un giocatore “totale”, cosa che non era a inizio carriera. Evolutivo nella soglia atletica e classico nei fondamentali. Sarà destinato a essere un termine di paragone per le generazioni che verranno.

Rodri 10
Il piacere dell’estetica calcistica abbinato a una funzionalità tattica in perenne evoluzione.

Stephen Curry 10
Il canestro con lui sotto diventa un portale per l’eternità dei record.

Tadej Pogačar 10
Non c’è soluzione di continuità tra piede e pedivella: l’uomo – bicicletta non conosce distinguo tra le specialità, perché speciale è lui.

Paolo Marcacci