Accuse pesantissime in ambito europeo.
Negli ultimi giorni nei media ha catturato poca attenzione un botta e risposta tra due importanti leader: Volodymyr Zelensky e Robert Fico. Eppure la questione non è per nulla di poco conto. Il presidente ucraino e il premier slovacco hanno avuto forti contrasti sul trasporto di gas russo attraverso l’Ucraina, gas sul quale vigono contratti quinquennali siglati con Gazprom da prima dell’inizio del conflitto con la Russia. La Slovacchia è uno dei pochi Paesi che usufruisce ancora del gas russo attraverso l’Ucraina, ma dal primo gennaio Gazprom potrebbe decidere di tagliare le forniture per il mancato rinnovo di quei contratti. Così Robert Fico, come racconta in un video pubblicato sui suoi social, ha chiesto al presidente ucraino (in occasione del Consiglio europeo tenutosi il 19 dicembre) delucidazioni sul trasporto di gas.
“Sono rimasto sorpreso dalla sua risposta“, spiega nel video, “in cui ha sostanzialmente escluso che l’Ucraina possa trasportare qualsiasi tipo di gas, perché c’è ancora l’idea che qualsiasi gas che passi attraverso l’Ucraina sia russo. Ha avanzato proposte assurde, per esempio che accetterà di far passare gas russo solo se lo pagheremo alla fine della guerra. Beh, che razza di idiota ti dà il gas gratis?“.
Ma non è tutto. “Mentre stavamo concludendo, mi ha chiesto se avrei votato per l’adesione dell’Ucraina nella NATO in cambio di 500 milioni di euro in asset russi. Naturalmente, ho detto che non l’avrei mai fatto“.
Occhio per occhio, dente per dente: così il premier slovacco ha deciso di rispondere alla risposta ucraina, mettendo in discussione l’invio di “aiuti umanitari e elettricità”. Si spiega così l’alta tensione che ne è scaturita dopo con le dichiarazioni di Zelensky. “Stiamo lottando per le nostre vite, Fico sta lottando per i soldi, ed è improbabile che i soldi siano per la Slovacchia“, ha scritto su X dopo la visita del premier slovacco da Vladimir Putin.
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