Ne parlano Reuters, il Wall Street Journal e il Sole 24 Ore: BlackRock fa un sonoro dietrofront sul climate change.
La più grande società al mondo di gestione degli investimenti e dei servizi finanziari ha annunciato che abbandonerà la NZAMI, ovvero la Net Zero Asset Managers Initiative, un’organizzazione che mira a indirizzare gli investimenti verso le aziende che si occupano di combattere il cambiamento climatico. La società di Larry Fink lascia così indietro buona parte di un settore, la finanza climatica, sul quale nel 2021 aveva dichiarato di voler investire 5 miliardi di dollari. Quello del mondo finanziario è un vero e proprio esodo dal green frenetico: si defilano anche JP Morgan, Bank of America, Morgan Stanley, Wells Fargo e Goldman Sachs. Effetto Trump? Si può dire che i mercati non abbiano certo risposto in maniera negativa all’elezione del repubblicano.
Scansati gli asset green, ora BlackRock dovrà ricollocare gran parte dei suoi interessi e formulare nuovi portafogli d’investimento su altri settori. A chiedersi quale sarà la via sono i principali media d’informazione. “Borse, cosa aspettarsi dal 2025? L’analisi di BlackRock“. Appare allora chiaro come una società con una gestione di 11,5 trilioni di dollari può a questo punto cambiare, e non di poco, le carte in tavola, avendo la discrezionalità di scegliere dove puntare i suoi fondi, e quindi avere una certa influenza su quali aziende prospereranno e quali meno. Un esempio recente è quell’incontro con Giorgia Meloni al fine di investire sulla costruzione di data center per l’IA in Italia. La reale domanda a questo punto da farsi secondo Fabio Duranti è: “Ce lo deve dire BlackRock quali sono le priorità e quali no?”
Sentite cosa ci ha detto Diego Fusaro a Un Giorno Speciale.
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