Pruzzo boccia Dovbyk ▷ “Roma efficace, ma sull’attacco più di qualcuno dovrebbe riflettere”

È una Roma solida quella che chiude il match contro l’Eintracht Francoforte. La doppietta rifilata ai tedeschi tra le mura dell’Olimpico si traduce in un quindicesimo posto del girone unico di Europa League e una qualificazione acciuffata al fotofinish. Comincia Angelino, seguito da Shomurodov, a sedimentare la vittoria di una Roma che non va quasi mai in difficoltà e che infonde una fiducia inedita. Tutti bene, tutto sommato. Rimane un nodo da sciogliere tra i denti del pettine di Claudio Ranieri: ancora una volta sul tabellino dei marcatori non compare il nome di Artem Dovbyk. L’Ucraino si sacrifica, ma non emerge, e le difficoltà spalle alla porta, oltre a quelle realizzative, non passano inosservate.

Roberto Pruzzo ha espresso le sue perplessità proprio sul capocannoniere in carica de La Liga, arrivato in estate per 30 milioni più bonus, che non sembrerebbe essere ancora entrato a pieno nelle dinamiche di squadra: “La Roma era in controllo di un avversario statico, lento, macchinoso, che non ha mai creato un problema. Il vero problema rimane quello del centravanti che non dà l’idea di crescita, di inserimento nella squadra.

Ora stiamo a vedere cosa fa la società con Shomurodov, ma in caso della sua partenza bisogna stare attenti a chi vai a prendere. Se Dovbyk è quello che abbiamo visto fino a ora, a me qualche perplessità comincia ad affiorare. Qualche gol l’ha fatto, ma l’impressione è che non sia proprio dentro i meccanismi di squadra. Più di qualcuno dovrebbe avviare una profonda riflessione su questo“.