Europa nel sacCo₂, Trump si prepara alla “guerra” con la Cina | Con Elena Basile

Avanti nonostante Trump: così l’Europa continuò a puntare su un mondo che in America è in rapida dissoluzione. Agenda green e finanziamenti di guerra restano i punti fermi di un’UE ormai isolata e isolante, ma con gli USA dall’altra parte della barricata, stavolta può costare caro.
Il prezzo può essere ad esempio demolire ancor di più i settori trainanti dell’economia (quello delle auto, ad esempio), mentre altri occupano le economie lasciate vuote dalla produzione europea; poi c’è il green deal, che farà da ganascia alle piccole e medie imprese mentre altrove – come in Cina – si consuma carbone come se non si fosse mai parlato di cambiamento climatico.
Ma come mai puntare su una strategia del genere?
Lo abbiamo chiesto all’ex ambasciatrice Elena Basile a ‘Lavori in Corso’.

Nuove tensioni tra UE e USA?

“Credo di sì, perché gli interessi europei sono abbastanza lontani da quelli degli Stati Uniti. È strano che tuttavia le élite europee scoprano questo solo grazie a Trump e a Elon Musk, forse avevano bisogno di questo linguaggio un po’ più grezzo ma anche più onesto per capire come va da qualche decennio. Come ho sempre detto la guerra in Ucraina è stata proprio il segnale di come gli Stati Uniti utilizzassero l’Europa per degli interessi fondamentalmente loro.

La guerra in Ucraina che utilizza, non dimentichiamolo, un popolo come carne da macello per erodere il potere russo, non rientra negli interessi geopolitici ed economici dell’Europa. Sappiamo che l’Europa è in crisi, o meglio, non lo sappiamo perché non viene detto spesso, ma insomma tutti sanno che la Germania prima era il motore d’Europa è ora un paese che ha gravi difficoltà: il modello di sviluppo economico ottenuto dall’importazione di gas russo a basso prezzo e l’esportazione di tecnologia ha permesso dagli anni 80 in poi alla Germania e a tutta l’Europa di crescere bene, in particolare all’Italia che insieme alla Germania è la seconda manifattura d’Europa”.

La strategia di Trump

“Credo che Trump abbia un elettorato che ha tendenze isolazioniste perché ha capito, strano che invece qui in Europa non l’abbiamo capito. Capito cosa? Che la guerra richiede fondi, fondi che quindi vengono sottratti ad investimenti produttivi che potrebbero risolversi anche in un miglioramento delle condizioni dei cittadini statunitensi, delle classi lavoratrici statunitensi. Credo inoltre che Trump sia stato appoggiato da quel settore dell’oligarchia finanziaria che anche dalle start up, ma poi dai petroliferi, dai settori legati alla produzione che sono stanchi di vedere il debito americano gonfiarsi e flussi di denaro che vanno verso l’Ucraina, o meglio, verso le oligarchie delle armi.

La Cina è il vero rivale strategico per Trump e in effetti in una logica forse più comprensibile di quella dei democratici, Trump vuole terminare le ostilità con la Russia per poi poter concentrarsi su quello che è il vero rivale strategico degli Stati Uniti: la Cina. Però non so se queste intenzioni di Trump saranno facilmente realizzabili, perché è chiaro che la Russia dopo tre anni, dopo le perdite che ha subito, non credo che si accontenterà di un cessate il fuoco che non vada incontro ad alcune esigenze fondamentali, la prima, l’Ucraina neutrale, la seconda, il riconoscimento dei territori conquistati

Perché questo masochismo diffuso in Europa?

“Perché l’Europa non esiste, come scrivo in questi racconti ambientati a Bruxelles, l’Europa sta morendo ed è solo composta da una burocrazia che è asservita alle oligarchie finanziarie, delle armi, di un certo tipo di energia, delle rinnovabili anche. Questa è l’Europa, e raramente i popoli cittadini europei hanno i canali in questa Europa non democratica, che ha un deficit di democrazia riconosciuto dagli stessi europeisti, e quindi raramente fa gli interessi dei popoli europei. Il masochismo è essere asserviti a élite della grande industria europea che si identificano col dollaro, non con la ricchezza europea. Questo spiega perché l’élite tedesca ha sopportato quello che ha sopportato: persino il boicottaggio del gasdotto Nordstream senza fiatare, perché poi in fondo l’élite tedesca ha a cuore il dollaro, sono élite trasnazionali, non hanno nella nazione le radici dei loro interessi, altrimenti non l’avrebbero permesso”.