Crisi in casa Lazio, le analisi sui motivi ▷ Focolari: “Ci sono giocatori che lasciano molto a desiderare”

Nella partita della celebrazione dei 125 anni di storia la Lazio si fa fermare dal Como che riesce a strappare un pareggio. Al gol di Dia ha risposto Cutrone nel secondo tempo, quando la squadra di Fabregas ha potuto beneficiare dell’uomo in più dopo la discutibile espulsione di Tchauna per doppia ammonizione. I risultati deludenti dell’ultimo mese pongono un tema, La Lazio è in crisi?

Per Furio Focolari molti giocatori non sono all’altezza: “Abbiamo preso atto del grande inizio stagione della Lazio. Ci siamo forse crogiolati sul fatto che la squadra fosse fortissima, Baroni ha fatto dei miracoli ma ci sono molti giocatori che lasciano molto a desiderare. Escludendo Tavares gli esterni bassi non sono di grandissimo valore. Pellegrini mi ha innervosito tantissimo, ha poca intelligenza calcistica. Lui pensa di essere un fenomeno quando non lo è, Lazzari ha fatto male, Marusic è entrato e ha fatto peggio. Guendouzi e Rovella sono stanchi, ieri il Como ha giocato con due giocatori nuovi, la Lazio non ne ha nemmeno uno e non credo che arriverà nessuno”.

Nando Orsi prende in esame il sistema difensivo: “Le marcature preventive la Lazio non le fa mai, è stato dimostrato ancora una volta. Sul gol di Cutrone… Marusic non riesce mai a fare una diagonale difensiva. Nonostante la Lazio pressava il Como riusciva sempre a uscire. Il cross del gol è preso a difesa schierata, c’è Cutrone da solo. Chi devi marcare se non l’attaccante avversario?

Luigi Salomone parla apertamente di crisi: “Nell’espulsione che non c’era la Lazio parte due contro uno in contropiede. La Lazio è in crisi, se non ha i migliori giocatori va in difficoltà. Se non hai Vecino e Pedro che stanno fuori mesi, con altri che stanno calando di rendimento, non vinci una partita. Non vinci in casa da un mese e mezzo… La Lazio non è quarta in classifica, sta davanti a squadre che hanno 3 partite in meno…

Dello stesso avviso Franco Melli: “Era tanto bello quello che stava accadendo che è difficile ammettere la verità, ovvero la crisi. La Lazio aveva una brillantezza atletica, una spontaneità e una concentrazione che mi sembrano svanite. Se non è crisi mi sembra che ci siamo abbastanza vicini”