Milan, born to be Abraham ▷ Lo Scatto

Un sinistro chirurgico, funambolicamente preparato col destro, per sbilanciare in un colpo solo la retroguardia del Milan e scovare sotto la sabbia dell’equilibrio il vantaggio interista, allo scadere di un primo tempo equilibrato.
Sembra un ossimoro, temperature serali a parte, ma tant’è: Lautaro rompe il ghiaccio al caldo del deserto.

Finisce un tempo; un altro ne comincia, dopo l’intervallo. Pardon: l’INTER – vallo, perché i nerazzurri pescano subito il gol del due a zero: una volta si chiamava “lancio dalle retrovie” l’assist che in verticale parte dal piede di de Vrij e raggiunge Taremi che con il destro esegue un assist “alla cieca”, solo sentendolo il pallone, per poi con lo stesso depositare il raddoppio in buca d’angolo.

Finita qua? Neanche per idea, perché il Milan la riapre con una punizione di Theo a giro, verso il palo alla destra di Sommer.
Seguono episodi rocamboleschi in area interista, con Leão subentrato a Jiménez al cinquantesimo e subito protagonista, anche per le frizioni con Barella.

Il tempo sembra correre in fretta verso la fine, ma ancora più spedita va in porta la rasoiata mancina di Pulisic, che con il sinistro aggancia tra le maglie interiste e a seguire incrocia verso l’angolino. Pezzo di bravura assoluta, Inter sorpresa e frastornata.

Frattesi e Darmian dentro per aumentare la trazione e la dotazione muscolare, fuori de Vrij e Barella.

L’Inter “pizzica” l’occasione per il tre a due quasi allo scadere del tempo regolamentare, perché il Milan bada a contenere ispessendo la mediana finanche con l’arretramento di Pulisic, però nel recupero segna Abraham. Rimonta incredibile, Supercoppa thrilling, orgasmo rossonero.