Non va oltre il pareggio il nuovo Milan di Sergio Conceição incapace di superare un ottimo Cagliari. A Morata risponde Zortea con la complicità pesante di Maignan. La partita finisce esattamente come molte altre di questo campionato, con i tifosi del Milan che cantano contro la dirigenza rossonera. Anche con il nuovo allenatore, sulle ali dell’entusiasmo della vittoria in Supercoppa, il Milan ritrova pregi e difetti del 2024, da un Leao poco efficace a un Reijnders gigantesco a centrocampo.
La partita
Il primo tempo è a dir poco noioso, con il Milan che tiene il pallino del gioco senza incidere. Unico momento significativo è rappresentato dal grande intervento in tuffo di Maignan su tiro a giro di Felici sul finire della prima ripresa. Il migliore risulta essere Morata ma per i recuperi difensivi che neutralizzano diverse ripartenze del Cagliari. Nel secondo tempo il Milan rientra con tutt’altro spirito e trova subito una traversa con Pulisic. Qualche azione dopo è lo stesso statunitense, imbeccato nello spazio da Theo Hernandez a claciare di prima intenzione trovando l’opposizione scomposta di Caprile: la palla finisce sul palo e rimane nell’area piccola, Morata si dimostra ancora una volta grande attaccante d’area, arriva prima dei difensori e appoggia in rete.
Il vantaggio del Milan pochi minuti. Al minuto 55 una ripartenza del Cagliari trova la debole opposizione di Fofanà che lascia passare Felici senza opporre resistenza, il migliore in campo del Cagliari appoggia su Zortea che da fuori area calcia in maniera debole seppur angolata, la palla passa sotto le mani del colpevole Maignan: pareggio meritato dei sardi. Conceicao corre ai ripari, oltre a Jimenez entra Abraham per affiancare Morata. La mole offensiva del gioco rossonero aumenta notevolmente, ma in 2 minuti (78′ e 80′) lo stesso attaccante entrato si mangia due gol a tu per tu con Caprile. Il Milan continua l’arrembaggio ma non riesce a segnare, Caprile respinge tutto fino alla punizione dal limite di Theo al 95esimo.