“Musk? Cara Meloni…”, Becchi controcorrente ▷ “Ok Soros, ma così la politica può anche abdicare”

Quando mi si dice che Musk è un pericolo per la democrazia io segnalo che non è il primo…“, dice Giorgia Meloni in conferenza stampa. Di persone note e facoltose che esprimono le loro opinioni ne ho viste parecchie, spesso le esprimono contro di me. Il problema è quando delle persone facoltose utilizzano quelle risorse per finanziare partiti ed esponenti politici per condizionare le scelte politiche. Questo non lo fa Musk, questo lo fa Soros e quando è accaduto si è parlato di filantropi“. E il mondo giornalistico è caduto giù, in difesa del banchiere di Budapest, sostenendo che la premier abbia preso un granchio perché i due filantropi “non sarebbero la stessa cosa”. Ma il termine “ingerenze” rimane lo stesso, ed è lì che vanno fatte le eventuali valutazioni. Questo in sostanza è stato ciò che ha voluto dire Meloni ai giornalisti. Tuttavia, il fatto che la politica si sia divisa, ancora una volta, in due fazioni – pro agenda di Musk o pro agenda di Soros – non ha appassionato il filosofo Paolo Becchi, di tutt’altra opinione.

Se a questo punto chi fa l’opinione pubblica è esclusivamente un miliardario o due miliardari, dove va a finire la nostra democrazia?”, commenta ai microfoni di Stefano Molinari. “Certamente sono del tutto contento che sia stato sconfitto Soros, ma l’alternativa è che io mi devo adeguare a Musk? La logica è la stessa. Cioè, dire, come ha detto anche la Meloni: ‘Soros è il pericolo, invece Musk non è il pericolo, perché io vado dietro a Musk’…insomma, non è la soluzione. Come era sbagliato assolutamente far passare inosservati gli abbracci di Soros, gli interventi di Soros in Italia, nella comunità, nell’Unione Europea. Il discorso fondamentale qui è: l’agenda politica, chi è che la tiene? La tengono i miliardari, che possono essere o Soros o Musk? O la tengono i cittadini?“.