C’è l’accordo: tregua a Gaza ▷ “Ruolo USA? Perché non gli conviene la pace”

Negli ultimi giorni, le trattative per una tregua nella Striscia di Gaza hanno registrato significativi progressi e ora c’è l’annuncio ufficiale. Tramite una nota via Truth, Donald Trump avverte: Israele e Hamas hanno firmato un accordo per il cessate il fuoco, gli ostaggi saranno liberati presto. Il piano proposto prevede una tregua iniziale di sei settimane, durante la quale Hamas libererà 33 ostaggi, principalmente donne, bambini, anziani e malati. In cambio, Israele ritirerà gradualmente le sue truppe dalle aree popolate di Gaza e rilascerà circa 1.000 prigionieri palestinesi.

Diego Fusaro ha commentato ai microfoni di Lavori In Corso la tregua annunciata: “Quando si pone fine alle morti, è sempre un fatto positivo. Tuttavia, bisogna capire se questa tregua sarà duratura o solo momentanea. Personalmente, spero che possa rappresentare l’anticamera di una risoluzione definitiva dei conflitti. Con la ragione, però, faccio fatica a crederlo, perché quella zona continua a essere una polveriera per molteplici ragioni, molte delle quali radicate nella storia.

Nessuna delle due forze sembra aver perso o vinto in modo netto. È stato trovato un accordo, ma resta da capire se sarà temporaneo o se potrà stabilizzarsi nel tempo. Per ora, nessuno è uscito realmente sconfitto da questo conflitto che, più che una guerra, sembra un massacro a senso unico. In ogni caso, è un bene che si sia giunti a una tregua e che si ponga fine a questo sterminio, già definito da molti come genocidio.

Non credo che gli Stati Uniti abbiano un reale merito in questa possibile tregua. Non ho elementi certi per affermarlo, ma mi sembra evidente che si sia arrivati a un accordo non grazie al loro intervento. Anzi, l’impressione è che gli Stati Uniti non abbiano mai un reale interesse per le tregue: dove c’è guerra, sembrano sempre in prima linea nel sostenerla“.