Un nuovo video ha riacceso i riflettori sul tragico inseguimento che ha portato alla morte di Ramy Elgaml, il 19enne deceduto a Milano lo scorso 24 novembre dopo una folle corsa in scooter con l’amico Fares Bouzidi.
Le immagini, diffuse dal Tg3 e dal TgLa7, mostrano le fasi concitate dell’inseguimento da parte di tre pattuglie dei carabinieri. Nel filmato si sentono chiaramente le voci dei militari che imprecano perché i due ragazzi non cadono dal mezzo. In particolare, si distinguono frasi come “Vaffanc*lo non è caduto” e “Chiudilo chiudilo che cade, nooooo me*da non è caduto”.
Il video mostra anche il momento dell’impatto finale all’incrocio tra via Quaranta e via Ripamonti, dove lo scooter finisce a terra. Subito dopo si sente un carabiniere commentare via radio “Sono caduti? Bene”.
La diffusione di queste immagini ha sollevato numerose polemiche. La senatrice Ilaria Cucchi ha chiesto le dimissioni dei carabinieri coinvolti. La Procura di Milano, che aveva già aperto un’indagine, sta ora valutando di modificare l’accusa da omicidio stradale a omicidio volontario per i militari indagati.
Il caso si è ulteriormente complicato con la testimonianza di Omar E., un 28enne che afferma di aver ripreso l’incidente con il cellulare ma di essere stato costretto dai carabinieri a cancellare il video.
Mentre le indagini proseguono, il dibattito pubblico si è infiammato tra chi difende l’operato delle forze dell’ordine e chi chiede giustizia per la morte del giovane Ramy.
“Bisogna andarci piano col piagnisteo sul razzismo”, commenta in diretta l’ex generale Ernesto di Serio, “parliamo di un inseguimento a velocità folli nei confronti di due persone col casco di notte (dunque chi inseguiva non sapeva il colore della pelle) che potevano anche essere svedesi per quanto mi riguarda. Basta con questo vittimismo che asserisce che le forze dell’ordine ce l’hanno con gli immigrati di seconda generazione. Che da un punto di vista criminologico e statistico sono quelli a più alto tasso delinquenziale: è un dato statistico purtroppo. Non c’è nessun razzismo, non avevano idea di chi fosse chi stavano inseguendo”.
Qui l’intervento VIDEO a Lavori in Corso | 8 gennaio 2025
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