“Ripristinare il rapporto medico-paziente”. Ecco perché nasce la Carta di Siena: un documento sottoscritto da un gruppo di medici e odontoiatri che si impegnano a rispettare il Codice Deontologico e a operare in scienza e coscienza, opponendosi a decisioni politiche o istituzionali che ritengono lesive della salute pubblica e dell’etica professionale. È stata redatta per denunciare le violazioni del Codice Deontologico da parte degli Ordini dei Medici durante la gestione della pandemia, come l’obbligo vaccinale e altre misure ritenute prive di solide basi scientifiche e adatta documentazione.
La Carta rappresenta un appello per un sistema sanitario più etico, libero da pressioni politiche ed economiche, e per la tutela del diritto alla salute e all’autodeterminazione dei cittadini.
“Perché Siena? Siena è un luogo strategico, perché ricordiamoci che Siena ha il polo biotecnologico che fu affidato come gestione da Speranza a Fauci. Siena ha dato anche la laurea onoris causa a Fauci”, commenta il dott. Giuseppe Barbaro, tra i redattori firmatari.
“E’ un luogo strategico che nasce da questo gruppo di cittadini, i quali si sono ovviamente affidati a noi, perché ne faccio parte io, ma anche altri medici che ben conoscete, come Giovanardi, Santenero e altri. Sosteniamo i cittadini nella loro battaglia, ma anche nel loro diritto di avere chiarezza dalle istituzioni in nome della natura empirica della medicina e della deontologia, così come deve essere correttamente applicata e che non lo è stato, come ben sappiamo, da parte dell’Ordine che non ha certamente tutelato la professione, ha proseguito ad eseguire degli ordini politici, violando palesemente il codice deontologico. Questo a partire dalla libertà e l’indipendenza del medico, ma anche ovviamente promuovendo delle politiche sanitarie che erano contrarie ai principi deontologici fondamentali, parlo dell’Art. 13, 15, 45 e 48, quindi farmaci genici sperimentali senza idonea documentazione, ma anche negando le cure efficaci e precoce e asserendo il principio “Tachipirina e vigile attesa” che ultimamente Anelli avrebbe anche rinnegato in sede di commissione d’inchiesta dicendo che era soltanto un consiglio. Quindi ovviamente lo stesso cittadino si trova ad essere stato anche in qualche modo tradito dal medico di base che ha dato questo tipo di informazioni che erano imposte ovviamente dai vertici ordinistici”
Quello che si pone la carta di Siena come obiettivo è proprio quello, il ripristino dell’etica e dell’umanità calpestate con il concorso dell’ordine, cose che hanno compromesso seriamente il rapporto medico-paziente”.
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