“Così le percentuali di guarigione dal tumore alla prostata sono altissime” | Giuseppe Di Bella

Il tumore alla prostata colpisce molti uomini ogni anno, una terapia non transitoria, ma che porta a una guarigione definitiva è possibile. Pubblicazioni, studi su centinaia di casi, sono analizzati dal Dottor Giuseppe Di Bella: “Con molta prudenza e con molta accortezza possiamo fare una proposta terapeutica basata sul dato scientifico verificabile e sulla logica, sulla razionalità, sulla fisiologia e sulla biologia molecolare. La prostata in campo oncologico è il tipo di enoplasia che sta dando in assoluto la migliore risposta alla concezione terapeutica di mio padre, il metodo di Bella e vi spiego il motivo, è relativamente semplice. Tutti i tumori risentono positivamente dei postulati del metodo, perché un dato che è documentato e incontestabile. Nel campo della prostata si è verificato questo come esperienza, come risposte. Le cellule del tumore prostatico esprimono in maniera evidente recettori per l’ormone della crescita, recettori per la prolattina.

Che cosa sono dei recettori? Possiamo paragonare delle serrature in cui entra una chiave per fare scattare un certo tipo di sistema. In questo caso la crescita delle cellule tumorali dipende dall’ormone della crescita, dalla prolattina e dall’ormone sessuale maschile, non solo dall’ormone sessuale maschile, c’è un concorso di cause, un concorso di fattori. Attualmente l’oncologia ha puntualizzato la sua attenzione alla sua terapia nel blocco androgenico, inibitorio del testosterone. ottengono ottimi risultati, però hanno una caratteristica comune a tanti trattamenti oncologici, il risultato può essere ottimo, entusiasmante, ma transitorio”.