Alla fine è stato tragicamente bloccato anche il ricorso di Georgescu, escluso dalle elezioni in Romania. Una decisione gravissima, come già abbiamo detto, che porta a compimento la tragedia, ormai in quattro atti, della Romania. Primo atto della tragedia, le elezioni vinte da Georgescu vengono annullate ed egli è accusato di essere una marionetta di Putin.
Secondo atto della tragedia, Georgescu viene fermato dalla polizia. Terzo atto della tragedia, a Georgescu è impedito di partecipare nuovamente alle elezioni in Romania. Quarto e ultimo atto, viene respinto il ricorso di Georgescu rispetto a questa decisione folle.
Una decisione, l’abbiamo sottolineato, che apre una enorme finestra di Overton e forse fa della Romania un vero e proprio laboratorio per quelle che saranno le politiche autoritarie e repressive di un’Unione europea sempre più indistinguibile dai tanti autoritarismi contro cui è solita puntare il dito con sdegno. Tant’è che in Italia Carlo Calenda ha già proposto nei giorni scorsi un surreale scudo democratico contro le ingerenze straniere nelle elezioni italiane. Scudo democratico, mai espressione fu più orwelliana, che di fatto, se dovesse diventare legge, comporterebbe ipso facto la possibilità di fare anche in Italia ciò che è stato fatto in Romania.
E mentre assistiamo increduli a questa deriva autoritaria e repressiva, la parlamentare del Partito Democratico, Alessia Morani, così ha cinguettato su X o Twitter che dir si voglia. Sono parole sue. In Romania il pupazzo di Putin non potrà partecipare alle elezioni.
Anziché denunziare con preoccupazione quello che è accaduto in Romania e che segna sotto ogni profilo l’avviamento di un percorso autoritario e repressivo rispetto a tutte le posizioni disallineate rispetto al verbo unico liberale atlantista, la parlamentare del Partito Democratico Alessia Morani, Partito Democratico che ormai è un’altra espressione puramente orwelliana, giubila per la decisione e irride spietatamente Georgescu liquidandolo come un pupazzo di Putin, sono parole della Morani. Se ne inferisce ragionevolmente che, d’ora in poi, magari anche grazie allo scudo democratico di Calenda, le elezioni saranno annullate anche in Italia tutte le volte che produrranno esiti sgraditi ai pretoriani dell’ordine costituito e agli araldi del liberal-atlantismo dominante. Non ci stanchiamo di sottolinearlo e ci pare degno della massima attenzione.
L’Unione Europea seguita a celebrarsi come il paradiso, come l’oasi della libertà e della democrazia, ma in realtà appare già da tempo una realtà concentrazionaria e repressiva. Una realtà che orwellianamente chiama democrazia la soppressione della democrazia e orwellianamente chiama pace la difesa a oltranza della guerra.