Quella che stiamo vivendo si sta rivelando una sosta per le nazionali ricca di colpi di scena e notizie importanti. Oltre alle novità inerenti alla posizione di Baroni e l’intervento in diretta del DS della Lazio Fabiani, secondo quanto raccolto dal direttore Ilario Di Giovambattista, entro questo fine settimana ci sarà un incontro formale fra la Juve e Roberto Mancini per discutere di un possibile avvicendamento in panchina già nei prossimi giorni.
“Roberto Mancini potrebbe, nel weekend, già diventare allenatore della Juventus. Un suo arrivo è effettivamente possibile. Vi confermiamo anche che entro questo weekend la proprietà del club avrà un incontro formale con il tecnico marchigiano. C’è stata già anche una telefonata esplorativa con John Elkann“.
Enrico Camelio è entrato nei dettagli della situazione in casa bianconera, fra i rapporti difficili con Thiago Motta e lo stato dell’arte della trattativa con l’ex allenatore di Inter e Manchester City.
“Roberto Mancini sarebbe super orgoglioso di accettare, essendo una grande tifoso della Juve. Questa è un’altra notizia che diamo. C’è stato un colloquio, adesso non so quando, due o tre giorni fa, tra Giuntoli e Motta: la situazione è sicuramente precipitata. Tanti giocatori non sono contenti; i rapporti tra lui e la squadra sono ai minimi termini“.
Ma le sorprese non finisco qua. Stando a quanto riportato da Camelio, sembrerebbe che l’ex CT della nazionale non sia stato l’unico profilo sondato dalla Vecchia Signora: “Igor Tudor era una possibilità: avrebbe anche accettato un contratto da qui fino a fine stagione. Mancini invece non accetterebbe un incarico a così breve termine“.
Juve-Mancini, Damascelli: “Non è l’uomo giusto per ricostruire la squadra”

Duro il commento di Tony Damascelli, secondo il quale Roberto Mancini può essere solo una soluzione temporanea.
“È l’ideale da qui a giugno, poi basta. Non è un uomo per costruire la Juventus. Lo avevo già detto di Motta, adesso lo dico di Mancini: eccellente professionista, ideale per gestire, grande personalità. Ma non è la figura giusta per ricostruire la squadra e l’ambiente, al di là del tifo… Queste robe qui sono solo folklore in un’azienda quotata in borsa“.