Arresto Georgescu, il capolavoro dei democratici col voto degli altri | Capezzone

La politica rumena è stata travolta da un evento inatteso: Călin Georgescu, figura di spicco dell’opposizione e candidato alle presidenziali, è stato fermato dalla polizia e sottoposto a interrogatorio. Il suo arresto, avvenuto nel pomeriggio del 26 febbraio, si inserisce in un’indagine su presunti finanziamenti illeciti alla sua campagna elettorale. A pesare su di lui sono anche accuse gravi come la creazione di gruppi di ispirazione fascista e razzista, oltre a reati legati all’incitamento all’odio e alla falsificazione di documenti finanziari.

Rilasciato nella serata del 26 Febbraio, Georgescu resta tra i principali contendenti per le elezioni di maggio. Il suo consenso rimane elevato, alimentato dalla frustrazione di ampi settori dell’elettorato nei confronti dei partiti tradizionali e dalla polemica per l’annullamento del voto precedente, in cui aveva ottenuto la maggioranza relativa.

Daniele Capezzone ha commentato ai microfoni di CapezZoom i recenti avvenimenti che hanno riguardato Georgescu: “Io la penso esattamente come chi definisce questo arresto come scandaloso. Premetto che quel candidato non mi piace, ma detto questo… che roba è? Prima vince il primo turno delle elezioni? No, allora annulliamo le elezioni.

Poi si devono rifare, c’è il turno successivo e cosa succede? Lo fermiamo, lo arrestiamo? Dicendo che ha le armi, che ha le mazzette? Ma con quale operazione? Per quale motivo è stato arrestato? Ieri lo hanno fermato e, a un certo punto, è venuto fuori che nella sua automobile c’erano armi e denaro in contanti. D’accordo, ma così si ha davvero la sensazione di un’operazione costruita.

Puoi davvero dare l’impressione a un popolo che sta per andare al voto che, o vota come piace a Bruxelles, oppure il voto viene annullato e il candidato sgradito viene arrestato? Ma che roba è? Non so se qualcuno abbia in mente idee strane, ma se così fosse, è evidente che ora questo candidato avrà ancora più sostegno e supporto. E questi si definiscono democratici? Alla fine, i risultati elettorali sono accettabili solo se vanno nella direzione prestabilita? Ma che roba è?

Ascolta l’editoriale VIDEO | 27 febbraio 2025