Gp Melbourne ▷ Le pagelle di Paolo Marcacci

Andrea Kimi Antonelli 10
Gli altri rookie a muro, lui in crescendo in una gara sempre più caotica. In proporzione, ha disputato la gara perfetta.

Lando Norris 9,5
Commette qualche errore, ma in un pomeriggio – australiano – del genere, chi riesce a governare il caos va sempre premiato, a maggior ragione quando vince. Interessante il prefigurarsi della bagarre interna alla McLaren.

Max Verstappen 9,5
Si è un po’ nascosto nei mesi invernali, come ha fatto anche la Red Bull, lasciando ad altri la scena. Oggi gara di grande saggezza gestionale, facendo leva su errori e scelte strategiche sbagliate degli altri.

Mercedes 8,5
A prescindere dalle posizioni di arrivo, in una giornata dominata dalla pioggia e dai rientri, la sensazione è che la monoposto sia stata concepita facendo tesoro degli errori delle due stagioni passate.

Alexander Albon 7+
Riporta una Williams a ridosso dei primi, seppure in una giornata particolare e con i valori falsati, almeno in parte.

Oliver Bearman 6+
Gara decorosa e attenta, connotata da saggezza gestionale.

Alonso 5
Succede anche ai migliori.

Leclerc – Hamilton 6
Ci sentiamo di salvare la prova dei piloti della Rossa, al di là delle posizioni di arrivo: la fase decisiva delle qualifiche l’hanno sacrificata a un ragionamento di prospettiva volto all’ottimizzazione del passo gara, diciamo che al muretto avrebbero potuto tentare la diversificazione delle strategie. Da gestire la bagarre interna, con Hamilton che ha bisogno di tempo per interpretare da par suo la monoposto e Leclerc che, legittimamente, ne approfitta.

Ferrari 5 –
Male ovviamente, anche perché i momenti teoricamente propizi in alcuni frangenti della gara non sono stati sfruttati con reattività. Resta da capire cosa ci sia stato di episodico e quale sia invece il reale gap da colmare. Però alla prima gara non possono partire i processi sommari.

Liam Lawson 4,5
Esordio da incubo, per ora sembra capitato per caso in Red Bull.