Sfumati anni di menate green.
L’automobile completamente elettrica non è più un dovere necessario per salvare il mondo. Nel caso di Tesla, il fine (contrastare Elon Musk) giustifica i mezzi (spazzare sotto il tappeto la causa green). Ed è così che da salvare il mondo dall’imminente apocalisse, l’Europa finisce per finanziare l’inquinante industria bellica, mentre qualcuno non disdegna neanche la deterrenza nucleare.
Sulle auto Tesla vediamo anche casi mediatici come quello della famiglia Fratoianni, al centro del ciclone per avere in garage una Tesla, ma “l’abbiamo presa prima che Musk diventasse nazista”, si giustifica Elisabetta Piccolotti di Sinistra italiana. Segue pure un video di ulteriori spiegazioni sul “misfatto”.
“Facciamo finta – dice il giornalista Fabio Dragoni in diretta – che il green non sia mai esistito, perché ora dobbiamo produrre i carri armati, che presumo non vadano con i pannelli solari e presumo non siano ricaricabili da qualche parte.
Quindi facciamo così: facciamo finta che non sia esistito il verde e ricominciamo da capo. Cosa rimane? Rimane il metodo. Il metodo qual è? Ci deve essere sempre un’emergenza che costringe i cittadini a subire delle decisioni dall’alto prese da signori che ti dicono come deve andare il mondo secondo loro. Si annullano tutti gli spazi di democrazia. Ne vediamo un luminoso esempio in Romania dove ci sono esponenti del Partito Democratico in Italia che si vantano e gioiscono del fatto che non sia ammessa alle elezioni una persona perché dicono che sia pagato da Putin. Capite che d’ora in avanti basta dire che una persona è pagata da Putin e questa persona non si presenta alle elezioni. Cioè, funziona così.
E quindi ecco che l’auto elettrica, che era il simbolo del mondo verde, del mondo meraviglioso, a questo punto no, non più, perché Elon Musk è cattivo“.
L’intervista di Stefano Molinari a Lavori in Corso.
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