Gli Azzurri non giocano male; creano anche molte occasioni, ma a San Siro, nell’andata dei quarti di finale di Nations League, perdono 1-2 contro una Germania più fisica e cinica sotto porta. “La Serie A non è un campionato allenante!“, “In Italia giocano troppi stranieri“; come sempre quando non si vince, in attesa del match di ritorno della prossima domenica, partono i dibattitti sulle cause dietro il rendimento di una Nazionale che, tranne l’exploit dell’Europeo nel 2021, negli ultimi 20 anni è stato davvero deludente.
Tuttavia, mai come per il match di ieri, parlare di una brutta prestazione dei ragazzi di Spalletti, o di scarso impegno della squadra, è profondamente ingiusto. La realtà è che, molto più semplicemente, a parità di performance, a lungo andare la Germania si è rivelata una selezione dalle qualità maggiori rispetto alla nostra. E non ci si riferisce tanto (o almeno non solo) a una questione tecnica. L’impressione, infatti, è che i tedeschi siano stati superiori soprattutto sul piano del fisico, del cinismo e dell’esperienza.
Italia, Mattioli: “La presenza di giocatori provenienti da campionati stranieri è esagerata!”
Per Mario Mattioli, collegato in diretta con Radio Radio Lo Sport, il motivo principale di questo divario fra le due squadre è uno: in Italia vengono utilizzati troppi giocatori stranieri.
“Io credo che uno dei problemi principali sia l’utilizzo limitatissimo, e sempre inferiore dei giocatori italiani in Serie A. Ci sono anche dei calciatori discreti, ma non vengono utilizzati perché la presenza di giocatori provenienti da federazioni straniere è imponente, esagerato! Donnarumma? Bastoni? Si parla sempre dei titolari. Abbiamo un bottino di 30 giocatori da cui il CT può attingere per costruire una squadra? Guardiamo le riserve: se uno dei titolari ha il raffreddore che facciamo? Quelli sono. Non c’è chissà quale ricchezza di giocatori da sfruttare. Sono molto preoccupato, il bacino da cui attingere si sta stringendo sempre di più“.