Italia: ecco perché battere la Germania conta per i Mondiali 2026

Un doppio confronto che richiama match storici e leggendari quello fra Italia e Germania nei quarti di finale di UEFA Nations League. Un impegno delicato, prestigioso, ma anche estremamente importante in vista dei prossimi Mondiali in America del 2026.

In caso di passaggio del turno (dopo stasera, il ritorno sarà a Dortmund domenica 23 marzo alle 20:45), gli azzurri sanno già quale sarà l’avversaria da affrontate nella Final Four di Torino: una tra Danimarca o Portogallo. Mentre nell’altro lato del tabellone s’incontreranno le vincenti dei quarti fra Olanda–Spagna / Croazia–Francia.

Ma cosa c’entra la Nations League con la prossima Coppa del Mondo? Vediamolo insieme.

Mondiali 2026, battere i tedeschi per avere un girone di qualificazione più abbordabile: “Non c’è altra strada”

Oltre al prestigio sportivo, al Ranking UEFA e alla voglia di tornare a vincere un trofeo, i quarti di finale contro la Germania saranno cruciali anche per determinare la posizione dell’Italia nei gironi di qualificazione per la prossima Coppa del Mondo.

Il sorteggio dello scorso dicembre ha delineato due possibili percorsi per la Nazionale di Luciano Spalletti. In caso di successo, gli Azzurri saranno collocati nel Girone A (di sole 4 squadre) insieme a Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo. Si tratterebbe di un ostacolo teoricamente più facile e meno impegnativo, considerando il numero di partite da disputare.

Al contrario, se l’Italia verrà eliminata, finirà nel Girone I (di 5 squadre) raggiungendo Norvegia, Israele, Estonia e Moldova. La presenza di Haaland, e di altri talenti come Nusa o Sorloth, rendono questo eventuale accoppiamento un impegno più fastidioso da affrontare. Con il rischio play-off da evitare a tutti i costi dopo le ultime esperienze con Svezia e Macedonia del Nord.

Inoltre, l’esito dei 180 minuti contro i tedeschi determinerà anche il calendario della nostra Nazionale (oltre alla sua eventuale ‘pienezza’). Superando il turno, l’Italia dovrà preoccuparsi delle qualificazioni solo a partire dal prossimo settembre. In caso di sconfitta, invece, agli Azzurri toccherà debuttare già nella finestra di giugno, quasi in concomitanza con il prossimo Mondiale per Club.

Vietato sbagliare dunque. Per la gloria, e per non complicare ulteriormente il viaggio per tornare a giocare, dopo 12 anni, una Coppa del Mondo. L’Ultima volta? In Brasile nel 2014; davvero troppo tempo. La nostra Nazionale come non può permettersi altri fallimenti.