Juve-Elkann, un silenzio… dissenso ▷ L’editoriale di Xavier Jacobelli

Si sa, a volte è quello che non si dice ciò che fa più rumore. E il fatto che John Elkann, il proprietario della Juve, non abbia citato minimamente il nome del club nella lettera agli azionisti del gruppo Exor, ha tutta l’aria di essere uno di quei silenzi fragorosi, quasi dirompenti.

Questo non solo perché la holding possiede il 65,4% della società bianconera. Ma anche, e forse soprattutto, perché mai come in questo momento il progetto tecnico bianconero sembra essersi impanato in delle sabbie mobili molto pericolose. Sia in termini di risultati che di stabilità.

Si tratta della prima volta in assoluto dal 2021. E le interpretazioni di questa scelta comunicativa (al di là delle spiegazioni ufficiali fatte filtrare dall’entourage dell’AD di Exor), possono essere varie e molteplici. Da quelle più semplici fino a quelle più controverse.

Indubbiamente, dato lo stato di quasi smarrimento nel quale giace (almeno per ora) disperatamente tutta la squadra, è facile immaginare la delusione e la preoccupazione della famiglia Agnelli. In tal senso, vale la pena ricordare un passaggio della lettera che Elkann ha scritto giusto 12 mesi fa, parlando della stagione passata come dell’ “anno zero” di una nuova Juventus. A distanza di tempo, era lecito aspettarsi progressi più importanti.

La stagione 2023-24 è “l’anno zero” per la Juventus, in cui la società sta ponendo le basi per il suo ritorno, sia in campo che fuori. Cristiano Giuntoli, che si è unito a noi nel 2023 e che è stato appena nominato miglior direttore sportivo dell’anno ai Globe Soccer Awards per il suo lavoro con il Napoli lo scorso anno, contribuirà a plasmare la Juventus del futuro. La squadra punta a tornare in Champions League e ha già confermato la sua presenza nella Coppa del Mondo per club Fifa allargata nell’estate del 2025. Con una maggiore attenzione ai giovani talenti della squadra Next Gen, la Juventus punta a costruire una struttura di costi sostenibile, in linea con le nuove normative Uefa, che richiedono ai club di ridurre sempre più gli stipendi dei giocatori e gli ammortamenti in percentuale dei ricavi operativi“.

Juve-Elkann, Jacobelli: “Qualificazione in Champions fondamentale. Senza, partiranno almeno due big per fare cassa”

Su questa vicenda, Xavier Jacobelli ha incentrato il suo consueto editoriale in diretta su Radio Radio Matino – Sport e News. Secondo il giornalista, la scelta di Elkann di non nominare la Juve nella lettera agli azionisti sarebbe figlia della sua preoccupazione.

“Il fatto che Elkann non abbia dedicato nemmeno tre righe alla Juve, è indicativo di quanto la proprietà bianconera sia preoccupata per questo finale di stagione. Senza la qualificazione in Champions League, il bilancio imporrà sicuramente una o due sessioni eccellenti in estate. E i nomi più gettonati sappiamo benissimo essere quelli di Vlahovic, Cambiaso e Yildiz“.

Sulla natura del messaggio: “Sì, credo che questa mossa comunicativa voglia essere un avvertimento ai naviganti: ‘non ne parliamo, ma vi controlliamo”. Si parla di tutto meno che di disimpegno. Penso sia proprio questo ciò che si vuole far arrivare ai dirigenti della Juventus. Anche perché non più tardi di un anno e mezzo fa la famiglia Agnelli ha festeggiato il secolo alla guida del club. E ha tutta l’intenzione di continuare. Solo la squadra, attraverso i risultati, può dissipare tutti i dubbi e le preoccupazioni di proprietà e tifosi“.