Chi ha pagato la piazza europeista? ▷ Lo scontro tra Daniele Capezzone e Olimpia Troili

126.000 euro di noleggio trasporto e montaggio degli allestimenti per la piazza, 104.700 euro di noleggio trasport e montaggio audio video, 4.750 euro di presidio medico sanitario, 1.822 euro di acquisto biglietti treno e alloggio ospiti, 600 euro di acquisto porta badge con laccetto, 355 euro di fornitura di luce. Numeri nella norma per una manifestazione di grossa portata organizzata in Piazza del Popolo, se non fosse che i soldi sborsati per l’allestimento del comizio pro UE provengano direttamente dai fondi pubblici del Comune di Roma.

Lo ha ribadito Daniele Capezzone ai microfoni di CapezZoom: “Sono stati utilizzati soldi pubblici, perché non c’è stata una comunicazione preventiva? Perché Gualtieri prima della manifestazione non è andato in radio, in tv, nei giornali, a comunicare che sarebbero stati stanziati fondi del Comune di Roma per il comizio pro Europa evidentemente di parte?”

Secondo Olimpia Troili, segretario di Alternativa Europea, non si può definire, quella andata in scena lo scorso 15 Marzo, una manifestazione faziosa: “Penso che un comizio aperto a tutti, che mette al centro la bandiera europea, non sia una manifestazione di parte. Le spese della manifestazione sono pubbliche, se è stato fatto tutto nelle legittime prerogative del Comune di Roma, penso che non ci sia nulla di male nell’ospitare in una piazza 50.000 persone che volevano recarsi lì per ribadire la fiducia nell’Europa. Quelli utilizzati sono soldi del Comune di Roma, e se è tutto regolare come credo, non c’è alcun illecito”.

Proprio su quest’ultimo punto si scatena la reazione di Capezzone: “Sono soldi dei romani! Sono soldi nostri, dei cittadini, non del Comune! Basta con queste dietrologie, non sono soldi vostri utilizzabili a vostro piacimento, non siete padroni dei soldi degli altri! Ora dovete smetterla con questa arroganza!”.

Ascolta QUI il confronto integrale tra Daniele Capezzone e Olimpia Troili | CapezZoom 20 Marzo