‘Una piazza per l’Europa’, ma a che prezzo? Ebbene, è stato proprio il Comune di Roma (Pd) a finanziare il richiamo di Michele Serra alla celebrazione di un ‘Europa federale’, così come l’ha chiamata Elly Schlein. Anche lei in prima linea a Piazza del Popolo, dove sabato scorso ha avuto luogo la manifestazione. L’intento era quello di difendere i valori europei ma, a quanto pare, a spese dei cittadini.
Riarmo e abuso di soldi dei contribuenti, è davvero questa l’Europa che vogliamo?
“A quanto pare è venuto fuori un documento del comune di Roma in cui emerge il fatto che la manifestazione sia stata organizzata da Roma Capitale. Ci sarebbe stato inoltre, sto attendendo per questa seconda parte le carte, uno stanziamento della stessa (quindi nostro) di 270mila euro”, così evidenzia Daniele Capezzone in diretta, chiarendo come la manifestazione non ha voluto chiarire che fosse di partito quando i media l’hanno evidenziata (e anche la presenza fisica dei vari politici e relatori) come ‘di sinistra’ ma “ci dicono che è una manifestazione culturale, ma ci prendono per il c**o? Oltre al danno, pure la beffa”. Se fosse stata ‘di destra’ sarebbero partite già inchieste giudiziarie e molto altro. A Roma ci sono moltissime priorità di cui ci si dovrebbe occupare (basti pensare alla raccolta rifiuti, ai mezzi pubblici ecc.) e cosa fa Roma Capitale? Finanzia manifestazioni pro UE, “comizi, appunto, a spese nostre” chiarisce ancora il Direttore di Libero.
La pensa diversamente Olivia Troili, Presidente di Alternativa Europea, che afferma: “il sindaco è disposto a dare spiegazioni e lo farà ma questa polemica così forte, quest’attacco frontale a questa piazza e quest’agitazione in alcune fila delle destre dimostra che un popolo e una serie di persone sono pronte a mobilitarsi con la bandiera dell’Europa e di discuterne”.
Il confronto in diretta tra Daniele Capezzone e Olivia Troili.
Un Giorno Speciale | 18 marzo
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