“Rearm Europe, non avete capito? Un vero e proprio trasferimento di soldi” | Con Termometro Politico

Da un paio di settimane, l’UE ha approvato “Rearm Europe”: 800 miliardi saranno spesi a favore di armi e tecnologie per la difesa, per la durata di 4 anni in tutti gli Stati membri. Il tutto senza che gli stringenti vincoli del Patto di stabilità possano limitare la spesa. Passaggio che alla fine ha segnato l’inizio di un clamoroso cambio di passo dell’Europa, da anni sostenitrice del controllo del deficit e del pareggio di bilancio. In Germania il pareggio di bilancio è già stato neutralizzato dal nuovo governo per l’industria della difesa e per le infrastrutture, raccogliendo un generale applauso dall’ambiente europeo. Insomma, il messaggio è chiaro: se per anni lavoro e sanità non potevano sforare certi limiti d’investimento “strategico”, da adesso via libera alle innovazioni, ma che siano belliche.

Cosa succede nel concreto con gli 800 miliardi d’investimento strategico?
“Chi se li prende questi miliardi? Gli azionisti e proprietari delle aziende che producono armi”, sostiene Gianluca Borrelli di Termometro Politico. “Questo è un vero e proprio trasferimento di soldi. E la domanda da fare a quel punto sarebbe: ma anche se ci dovessimo difendere, non ci sono alternative migliori? Quando compriamo le cose che compriamo, le prendiamo in gran parte dagli Stati Uniti, e allora dobbiamo fare l’indipendenza europea. Però poi dopo il 65% di quello che spenderemo finirà nelle tasche di qualcuno negli Stati Uniti, o comunque qualcuno in qualche paradiso fiscale”.

Ascolta l’intervento in diretta | Un Giorno Speciale – 19 Marzo 2025.