L’appello di Rinaldi alla Meloni ▷ “Dopo la mossa di Ursula con Trump, devi fare i nostri interessi”

Alla fine, con Donald Trump si tratta sui dazi. Lo dice Ursula von der Leyen a proposito di un’offerta: togliere i dazi per un preciso settore del mercato. Ma perché proprio quel settore?

Parigi, palazzo dell'Eliseo, cena di gala con i capi di stato in occasione del summit sull'Intelligenza Artificiale, nella foto la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e il presidente francese Emmanuel Macron

I dazi annunciati dal Presidente degli Stati Uniti hanno allarmato il mondo. Le tariffe minime fissate al 10% (l’UE sarebbe al 20%) e applicate a tantissimi settori vogliono significare meno export di quei Paesi, meno import americano. Gli USA hanno infatti bisogno di riequilibrare la bilancia commerciale, essendo l’import statunitense molto più alto dell’export. 1.210 miliardi di dollari è la cifra monstre del deficit USA. E nel 2024 è peggiorato con circa 2.080 miliardi di dollari di esportazioni e circa 3.300 miliardi in importazioni. Intanto il mercato azionistico crolla. Almeno fino al momento in cui Trump ha annunciato una pausa di 90 giorni sui dazi. Tranne alla Cina, principale avversario commerciale: per il dragone i dazi arrivano al 125%. Ma torniamo alla proposta di Ursula von der Leyen.

L’offerta di von der Leyen

La presidente della Commissione europea ha pensato di proporre al tycoon l’annullamento dei dazi in un settore in particolare: quello dell’industria. Von der Leyen vuole continuare a vendere agli USA macchinari, automobili e tecnologie avanzate. Ma perché lo ha chiesto proprio su questo settore? Secondo Antonio Maria Rinaldi, l’ex ministro della difesa della Germania, von der Leyen, ha voluto trattare non solo per conto dell’Unione Europea.

Siamo stati considerati dei fessi – dice l’ex europarlamentare in diretta – ma a questo punto qualcuno dovrebbe balzare. vuole trattare con gli Stati Uniti per tutta l’Unione Europea, quindi non solo per la Germania, ma anche per la Francia, per la Spagna, per l’Italia, per il Belgio, dicendo: per i beni industriali no, nessun dazio. Gli altri mettiamoli da parte. Quindi vuol dire che i nostri beni, tipo il vino, i formaggi, i generi alimentari sì, ma le auto tedesche no! Allora io esorto il nostro governo, visto che Giorgia Meloni ha ottimi rapporti, a iniziare a fare gli interessi del nostro Paese. Quando Macron qualche settimana fa se n’è andato, non so a nome di chi, ma credo della Francia, negli Stati Uniti, è chiaro che è andato a perorare le cause della Francia“.

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