Bayern-Inter, Oktoberfest di Aprile! A Monaco decisive le reti di Lautaro e Frattesi (1-2)

Partite come Bayern Monaco-Inter sono quelle grandi classiche del calcio europeo che ti incollano necessariamente alla TV (o al seggiolino, se hai la fortuna di vederla dal vivo). Questo discorso poi, se la posta in palio è l’accesso alle semifinali di Champions League, è ancora più calzante.

Alla fine a vincere sono stati nerazzurri grazie ai gol di Lautaro Martinez e Frattesi. Ma a entrambe le squadre va il merito di aver offerto al pubblico una partita all’altezza delle aspettative. Oggettivamente, sia dal punto di vista tecnico, che tattico, era difficile sperare in qualcosa di meglio. E il match, a dispetto di quello che possa far credere il risultato, è stato decisamente equilibrato.

La prima mezz’ora è infatti tutta a tinte bavaresi, con un Bayern estremamente brillante e vicino più volte alla rete del vantaggio. Tanti, indubbiamente, i meriti di mister Kompany, che tatticamente ha stravolto l’assetto abituale della sua squadra per adattarsi al meglio al gioco degli avversari.

In particolare, è stato rimarchevole il lavoro dei due esterni, Stanisic e Laimer: quando uno si allargava, l’altro partecipava all’azione giocando più dentro la linea del campo, fluidificando la fase offensiva dei tedeschi. Mentre (in quella che è stata un’inaspettata dimostrazione di rispetto nei confronti dell’attacco dell’Inter) è stato molto interessante il modo in cui il Bayern (una delle squadre migliori d’Europa nel recupero dei palloni in pressione) aspettava i nerazzurri nella propria metà campo tramite un’attenta marcatura a uomo (Kane fisso su Acerbi, Guerreiro su Calhanoglu etc).

Bayern-Inter: un match a due facce

Nell’insieme, tutta questa serie di accorgimenti ha fatto che sì che il Bayern fosse inizialmente molto più pericoloso dell’Inter. E non a caso, l’occasione più grande dei bavaresi è arrivata al 25° minuto. Dopo uno svarione difensivo di Pavard, un Olise a dir poco sgusciante è bravissimo a servire Harry Kane dentro l’area di rigore. L’inglese però, solo davanti la porta di Sommer, allarga troppo il destro e prende un palo clamoroso.

Per assurdo (ma forse neanche troppo) questo episodio sembra quasi sbloccare la partita dell’Inter, che da quel momento comincia gradualmente a salire in cattedra, costruendo gioco e occasioni (soprattutto in ripartenza). È prima Carlos augusto a sfiorare il gol del vantaggio dopo una bell’inserimento di Bastoni al 30°; poi Lautaro Martinez, che dopo 3 minuti non riesce a battere in rete grazie all’ottimo intervento dell’ex Napoli Kim-Min Jae.

Ma ecco al 38° lo spunto che dà la svolta alla gara: Carlos Augusto viene servito in profondità; serve un cross rasoterra per Thuram, che di tacco serve lo stesso Lautaro, che stavolta non manca l’appuntamento col gol con un bellissimo tiro di esterno destro. È la rete di un’Inter pragmatica, concreta e di grande caratura internazionale. Colpire quando si può; resistere quando si deve soffrire.

Illusione Müller, poi l’urlo di gioia di Frattesi

Anche il secondo tempo del match è all’insegna di questi ultimi due assiomi. Nel finale, all’84° arriva infatti il pareggio del Bayern con il subentrato Thomas Müller, figlio di un assalto incessante dei tedeschi. Ma proprio quando la partita sembrava ormai finita, i nerazzurri la spuntano dal nulla nel modo più stereotipico e italiano possibile: in contropiede. Dopo un’infinità di minuti in cui i meneghini non erano riusciti nemmeno a uscire dalla propria area, Sommer riesce a rilanciare lungo per un encomiabile Carlos Augusto, che sulla sinistra prima finta il tiro, poi serve con un cross forte e basso per Davide Frattesi, che solo davanti a Urbig non può sbagliare e permette all’Inter di presentarsi al ritorno con un vantaggio minimo, ma fondamentale.

Appuntamento a San Siro il prossimo 16 aprile: nulla è ancora deciso. Ma per i nerazzurri, a maggior ragione dopo questo successo, non è vietato sognare. Anzi…