Caso Sula: ‘La madre del killer lo aiuta a pulire le tracce’ ▷ Crepet risponde agli ascoltatori

Lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet discute in diretta di una delle emozioni umane più sottovalutate e, di conseguenza, meno trattate: la violenza. La stessa che ha portato, assieme alla gelosia, Mark Antony Samson ha uccidere la sue ex fidanzata Ilaria Sula, una ragazza di 22 anni originaria di Terni e studentessa dell’università La Sapienza di Roma.
La tragica morte di Sula ha suscitato un dolore profondo alla comunità, accompagnato da riflessioni e dubbi. Non solo lei, altre ragazze nell’arco di queste ultime settimane hanno subito lo stesso destino per mano di uomini violenti. Urge affrontare il fenomeno del femminicidio in una modalità più strutturata e promuovere realmente una cultura del rispetto e della non violenza.

Le domande degli ascoltatori

“Può darmi una sua delucidazione sulla mamma che ha aiutato ha pulire le tracce dell’omicidio della sua ex? Perché alcune madri si comportano in questo modo?” ha chiesto un’ascoltatrice in diretta riferendosi a Nors Mazlapan, la madre dell’assassino di Ilaria. Indagata ad oggi per occultamento di cadavere e concorso in omicidio volontario.
“È una cosa antica, fa parte della nostra deteriore cultura ed è il riflesso perfino del nostro codice penale. C’è un’attenuazione al delitto dello stesso se si è parenti. Se una mamma aiuta in queste dinamiche rischia meno di una cittadina qualsiasi e questo è già un obbrobrio culturale”.

Le riflessioni di Paolo Crepet sulla cultura della consapevolezza, rapporti sociali, intelligenza artificiale e il ‘nuovo mondo’ lavorativo a cui dobbiamo ancora capire quali meccanismi siano sani e quali totalmente all’opposto.