Il giornalista protagonista della Piazza per l’Europa ha criticato i “governanti di destra” che saranno presenti ai funerali di Papa Francesco, scomparso la mattina del lunedì dell’Angelo.
La politica non si spegne dinanzi alla morte del pontefice, anzi. I 5 giorni di lutto nazionale hanno destato le più severe critiche dei commentatori dell’opposizione, che hanno accusato il Governo di aver così deciso per “oscurare” il 25 aprile, incluso nei giorni di lutto. Ma le manifestazioni per la festa della Liberazione dal regime fascista non sono state negate. Solo un invito alla “sobrietà” che ha scatenato la polemica.
Intanto Giorgia Meloni ha, come solito, partecipato alla cerimonia di deposizione della corona all’Altare della Patria in occasione dell’Anniversario della Liberazione. Ma torniamo ai funerali di Papa Francesco.
Sabato a Roma saranno presenti per ricordare Bergoglio molte personalità di spicco della politica internazionale. Lo stesso Donald Trump è già atterrato nella Capitale. Presenzieranno pure Macron, Zelensky e Starmer. Poi Biden, Scholz e i delegati dei vari Paesi i cui leader non saranno presenti (come Orban). Assenti Putin e Netanyahu per ovvi motivi riguardanti i mandati di arresto internazionali.
Il giornalista di Repubblica, Michele Serra, tiene una rubrica quotidiana, chiamata “L’amaca”, dove ha espresso un duro pensiero.
“Un lutto che non è di tutti“, titola Serra. “Ai funerali del Papa ci saranno parecchie persone che lo detestavano. Politici e governanti di destra“. Boni Castellane, giornalista de La Verità, ha commentato in diretta a Lavori in Corso.
“Qui noi stiamo toccando il cuore della mentalità di sinistra. Credo che lo schema migliore per capire come mai così tanti atei prendano le parti di un Papa” sia “ricordarsi che secondo la loro visione del mondo non esiste nessuna trascendenza, non esiste nessun valore. Loro concepiscono la realtà secondo una concezione che potremmo chiamare materialismo. Secondo un’ottica materialista, un Papa non è il rappresentante di Dio in terra, non è il successore di Pietro, non è il capo di una chiesa, non è un esponente religioso: è semplicemente un uomo come tutti gli altri, cioè un uomo che fa politica. Se tu chiedi a un Michele Serra: ma come mai lei si professa contemporaneamente ateo e allo stesso tempo rivendica il diritto di dire chi può andare ai funerali di un Papa e chi no?
“Sarebbe molto plausibile una risposta di questo tipo. Ti direbbe che in realtà il Papa non rappresenta nessuna realtà ultraterrena, perché non esiste nessuna realtà ultraterrena. Che è un esponente politico che come tale porta avanti alcune idee che sono convergenti con le sue, ed essendo convergenti con le sue sono automaticamente buone“.
Ascolta nel video l’intervento integrale.
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