“Ecco perché la Kings League è più divertente di alcuni match di Serie A” | Con Damiano Er Faina

Damiano Coccia, meglio conosciuto come Er Faina, è uno dei volti più noti del panorama social italiano. Influencer sfacciatamente schietto, seguitissimo online, soprattutto su Twitch, è oggi anche presidente dei Caesar, una delle squadre della Kings League Italia, il nuovo format calcistico che unisce sport e intrattenimento, ideato dall’ex calciatore Gerard Pique e dallo streamer spagnolo Ibai Llanos.

Damiano Er Faina ha parlato ai microfoni di Radio Radio Lo Sport dei suoi Caesar e della Kings League che si avvia verso le fasi finali.

Cosa rende la Kings League diversa dal calcio tradizionale?

“Partiamo dalle basi”, comincia Er Faina “La differenza sostanziale sta nel formato: si gioca in 7 contro 7 su un campo ridotto, con porte differenti da quelle classiche del calcio a 7. Ma soprattutto, è una competizione piena di variabili”.

Tra queste: le carte speciali, che influenzano lo svolgimento della partita (come il “1 vs 1” iniziale), e il sistema di draft in stile NBA, con aste per selezionare i giocatori. Ogni squadra può anche ingaggiare tre wild card, cioè giocatori liberi, professionisti o meno, da tutta Europa.

Un calcio diverso, ma sempre calcio

“Le partite durano 40 minuti, con due tempi da 20. E negli ultimi due minuti di ogni tempo succede sempre qualcosa: regole particolari, colpi di scena, gol. Non ci si annoia mai. È come il basket: dinamico, con punteggi frequenti. Non sarà la Serie A, ma è spettacolo puro”.

E alla domanda se sia una “figlia” del calcio o un altro sport, Damiano risponde così: “È come il padel rispetto al tennis. All’inizio lo snobbavano tutti, poi è esploso. La Kings League è il padel del calcio. In certi momenti, è anche più divertente”.

Come funziona la Kings League in Italia

Attualmente, il campionato italiano si gioca il lunedì, dalle 17 alle 22, con 12 squadre partecipanti. Il formato prevede una fase regolare seguita dai play-off: le prime classificate vanno direttamente in semifinale, mentre le squadre dalla settima alla decima si giocano i play-in per entrare nella griglia finale.

“Quest’anno la finale si giocherà all’Inalpi Arena di Torino, già sold-out”, racconta Damiano. “Le quattro semifinaliste, poi, voleranno in Francia per giocarsi il Mondiale per club. Sì, perché la Kings League esiste anche in Spagna, Francia, Germania e America Latina”.

Un mix tra calciatori veri, ex campioni e giovani promesse

Una delle particolarità più amate? Il mix tra generazioni e livelli calcistici. “Ci sono giovani che corrono come razzi e vecchie glorie che ancora sanno il fatto loro”, dice Faina. Tra i protagonisti: Ciccio Caputo, Marek Jankulovski (ex Milan, campione d’Europa), e Hernanes, il “Profeta”, ex Lazio e Inter. “Jankulovski gioca con noi, ha 47 anni, ma la sua esperienza conta”.

Perché piace tanto ai giovani?

“È divertente, semplice. I presidenti (spesso influencer o personaggi noti) reagiscono live dalla cabina regia, tirano i rigori in costume, fanno show. È calcio vero, ma anche intrattenimento. E poi ci si affeziona alle squadre, ai personaggi, alle storie”.

Damiano chiude con un pensiero chiaro: “Non vogliamo sostituire la Serie A. Vogliamo solo offrire un’alternativa. E il lunedì, quando magari non ci sono posticipi, ti vedi 40 minuti di partita dove non ti annoi mai. Cosa vuoi di più?”