I dazi annunciati da Donald Trump hanno scosso il mondo, guadagnandosi l’avversione di più di qualche giornale. Borse di tutto il globo in picco negativo, poi il rialzo dopo la pausa annunciata dal POTUS.
A inizio aprile il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato dalla Casa Bianca l’attuazione di dazi alla gran parte dei Paesi del mondo. Con un minimo di 10% su vari prodotti, l’UE è tassata al 20%, mentre inizia con la Cina la vera guerra dei dazi al 125%. Il fine dei dazi? Riequilibrare la bilancia commerciale import/export degli Stati Uniti. Trump accusa infatti gli altri Paesi, anche “quelli amici”, di aver approfittato degli USA, vendendo ma non importando dagli States. Così, l’idea del POTUS è quella dei dazi: far costare di più i prodotti esteri per favorire la rinascita di un mercato più interno.
Il mercato azionario, e non solo, ha risentito dell’annuncio, producendo picchi negativi dalla portata storica. Ma la pausa di 90 giorni annunciata da Trump ha fermato il trend, che ha trovato subito il giorno dopo un rialzo altrettanto storico. Il crollo delle borse ha però agitato i media e politici di tutto il globo. “Bruciati miliardi!“: questa è stata l’accusa mossa nei confronti della mossa di Trump. Ma questa chiave di lettura è stata poco dopo smentita dagli stessi media (non tutti). Ci spiega perché Antonio Maria Rinaldi, ex europarlamentare.
Perché non è corretto dire che dopo l’annuncio dei dazi sono stati “bruciati miliardi?”. Perché, ci spiega Rinaldi, non è il principio della borsa: finché non vende, chi detiene le azioni non perde nulla se il prezzo dell’azione scende. “Non registri né un guadagno né una perdita, è chiaro: è fittizio. Se io ho comprato ieri e rivendo oggi preso dal panico perché ‘oddio, la borsa sta scendendo’, hai perso e devi stare pure zitto. Perché la borsa non è fatta per fare questo tipo di investimento, è fatta a medio-lungo termine. Se operi nel breve devi mettere nel conto che poi prende uno schiaffone. Ripeto: sempre se tu vendi, realizzi. Perché se tu tieni queste azioni, hai la capacità finanziaria, aspetti tempi migliori e stai certo che poi qui i prezzi li rivedrai“.
E’ successo per le più grandi crisi della storia, compresa la pandemia Covid, che ha prodotto un calo drastico delle borse, le quali poi col tempo hanno non solo recuperato la “perdita”, ma hanno anche superato i livelli pre-emergenza.
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