Durante l’intervista concessa a TV Play con i nostri Enrico Camelio ed Emiliano Viviano, Gianluca Mancini ha toccato svariati temi riguardanti la sua carriera: dalla trasformazione caratteriale in campo al rapporto con Claudio Ranieri e Daniele De Rossi, fino alla Nazionale e al valore del gruppo. Un dialogo sincero, in cui il difensore giallorosso ha mostrato maturità e consapevolezza, parlando anche del contributo dei compagni, come Hummels, e della centralità dello spirito di squadra. “Non esiste l’io, esiste il noi”, ha sottolineato, riassumendo lo spirito con cui vive oggi il calcio.
A microfoni spenti, però, Mancini ha voluto condividere con Enrico Camelio ed Emiliano Viviano anche un pensiero su Gianluca Petrachi, l’uomo che lo ha portato alla Roma. “Ci ha parlato dell’ex ds Petrachi – racconta Camelio – “ci ha ribadito che è stato lui a portarlo alla Roma, ha avuto un grande rapporto sia quando era a Trigoria che fuori, l’ha guidato e lo stima sia come uomo che come tecnico”.
Parole che rivelano una riconoscenza profonda, senza confronti con altri dirigenti: “Nessun paragone con altri direttori sportivi” precisa Camelio “ma rimane il fatto che anche Mancini riconosca il grande lavoro svolto da Petrachi nella capitale. Penso a operazioni come quella di Smalling, di Mkhitaryan, di Spinazzola. Tutti giocatori che poi si sono rivelati utili per la squadra”. Infine, un auspicio chiaro da parte del difensore giallorosso: “Spero che ritorni a lavorare, se lo merita”.