Milan – Inter, Luci a San X-iro▷ Lo Scatto

La prima mezz’ora ci suggerisce che la verticale intensità – almeno nelle intenzioni – nerazzurra va un po’ a sbattere contro il muro gommoso del fraseggio milanista; il tutto mentre Inzaghi tenta di catechizzare Frattesi e qualche altro suo pretoriano, perché evidentemente non li trova nel “fuoco” della manovra. Vero è che l’Inter aveva cominciato meglio, ma non tutti questi rischi il Milan correva, anzi Correa.

L’Inter chiude la prima frazione in avanti, ad alto tasso di pericolosità con inserimento di testa proprio di Frattesi, che però non frusta con il collo come dovrebbe e consente a Maignan di schiaffeggiare via – con i guanti, con i guanti ciao ciao – vantaggio interista che stava per materializzarsi.

Derby aperto e in progressivo aumento di vivacità; è il Milan che ricomincia a menare le danze, con possesso prolungato e Leão sempre chiamato a calpestare la fascia sinistra.
Arriva nel terzo giro di lancetta il vantaggio dei padroni di casa di questa semifinale di andata, con Abraham che è prima abile ad approfittare del varco tra le maglie difensive dell’Inter, poi a pilotare il rasoterra secco e angolato verso il palo più lontano, il tutto grazie all’imbeccata di Fofana. Gran gol, rivedibile l’atteggiamento difensivo dei nerazzurri.

Il pareggio interista arriva come un lampo nel buio, che sorprende Maignan prima del tuono dell’ esultanza “ospite”: la staffilata di Calhanoglu è potente ma centrale, il guardiano rossonero non la vede partire, la sente arrivare.

Inzaghi prova a vincerla con innesti d’esperienza, nell’ultimo terzo di gara, ricacciando il Milan nella propria metà campo, risponde Conceicão perseguendo anche lui la via della freschezza.

Alla fine potrebbe terminare in ogni altro modo e, forse, è proprio per questo che Milan e Inter chiudono il primo atto della semifinale con un pareggio.