Patrizio Oliva risale sul “suo” ring con Dario Torromeo, dai dolori nascosti alle gioie mondiali (VIDEO)

Nato tra il carcere e il cimitero di Via Stadera, Patrizio Oliva ha imparato presto che la vita è un ring dove si combatte ogni giorno. Nel nuovo libro di Dario Torromeo, “Patrizio Oliva. La mia storia”, il campione si racconta senza filtri: dalla passione per la boxe nata da bambino, alle vittorie olimpiche e mondiali, fino alle tragedie familiari che hanno segnato la sua esistenza, come la perdita del fratello Ciro e il dolore della madre Catena.

Il racconto è un viaggio intenso tra sport, famiglia e sfide personali. Oliva rivive i momenti di gloria, come l’oro olimpico a Mosca 1980 conquistato con una mano devastata dalle microfratture, e le battaglie fuori dal ring, tra sacrifici, scetticismo e la lotta per l’amore di Nilia Sole, poi diventata sua moglie. Accanto a lui, figure fondamentali come il maestro Geppino Silvestri e l’allenatore Franco Falcinelli. Tra retroscena, aneddoti inediti e segreti di spogliatoio, il racconto si fa testimonianza di un’epoca d’oro del pugilato italiano e di una vita vissuta con coraggio, determinazione e cuore.

Dentro le pagine emerge chiaro il confronto tra due amici: “Ci conosciamo da 46 anni. Patrizio ha fatto il pugile non per necessità, ma per una scelta di amore per lo sport, per il fratello e per la mamma. A 8 anni già pensava di farlo. E poi la fatica. Uno diventa campione se ha talento, è vero, ma deve faticare, essere pugile tutti i giorni della sua vita“.

Ascolta l’intervista con Paolo Marcacci e Dario Torromeo.