A Roma spuntano, in occasione del Giubileo, pubblicità della nota azienda farmaceutica Pfizer, protagonista durante la pandemia Covid per la distribuzione dei suoi vaccini.

Roma si attende oltre 35 milioni di pellegrini rivolti verso il Giubileo. Per questo Big Pharma ci tiene ad avvisare sul rischio di contagio da Covid e altre malattie respiratorie. E’ infatti partita una nuova campagna di sensibilizzazione della nota casa farmaceutica Pfizer, e patrocinata da Cittadinanzattiva, Federfarma, Fimmg, Fofi e Simg. “Il Giubileo non capita tutti i giorni”, si legge nei manifesti affissi in autobus, nelle stazioni ferroviarie, nelle metropolitane, in farmacia e sui social. “Non lasciare che il Covid-19 e le altre infezioni respiratorie ti ostacolino“. Il consiglio è quello di fare subito il tampone se si avvertono sintomi, e chiedere al medico per “valutare insieme il percorso corretto”.
Un allarme che però non nasce solo ora.
Occhi puntati sul Giubileo già da mesi
I primi segnali di allarme erano infatti pervenuti a dicembre, quando un team di scienziati composto da Francesco Branda, Massimo Ciccozzi e Fabio Scarpa ha proposto un “Piano di Preparazione e Risposta alla Pandemia per il Giubileo 2024“. Eventi come il Giubileo “presentano sfide significative per la salute pubblica, poiché il rischio di diffusione di malattie infettive aumenta notevolmente in contesti caratterizzati da alta densità di popolazione e dalla mobilità internazionale su larga scala. La lezione delle epidemie e pandemie recenti, come quelle di Mers, Sars e Covid-19, ha mostrato quanto sia essenziale un approccio globale e integrato alla preparazione e alla gestione delle emergenze sanitarie. La storia insegna che la gestione tempestiva e coordinata può fare la differenza tra un focolaio isolato e una crisi sanitaria globale“.
“Da strapparsi i capelli”
“È una cosa da strapparsi i capelli”, commenta il giornalista Andrea Zambrano. “I giubilei moderni sono dei giubilei organizzatissimi, con viaggi organizzati, tutti sono attrezzati. Le case farmaceutiche devono fare la loro parte. E siccome il concetto di fondo è che tanta gente arriverà a Roma, come se a Roma non ci fossero mai turisti, come se non ci fosse mai nessuno, rischiate di prendervi il Covid. Il Covid esiste evidentemente solo nella testa di queste persone. Noi parliamo molto delle conseguenze del Covid, in particolare delle conseguenze della campagna vaccinale che sono ancora drammatiche, soprattutto per i danneggiati, ma teoricamente il Covid non dovrebbe essere più un problema. Ma questo serve comunque ancora a trasmettere il senso di paura, a trasmettere il senso di instabilità, di precarietà”.
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