“I piani degli USA sulla Groenlandia sono seri“. L’Artico si trasforma sempre più in un campo di battaglia geopolitico, e la Groenlandia è al centro di questa contesa globale. Durante il Forum sull’Artico tenutosi a Murmansk, Vladimir Putin ha lanciato un avvertimento sulla serietà dei piani statunitensi per l’annessione dell’isola. “Questi progetti hanno radici storiche e rappresentano una strategia geostrategica, militare ed economica degli Stati Uniti nell’Artico,” ha dichiarato il presidente russo, sottolineando che la questione potrebbe alimentare tensioni internazionali: “Sarebbe un errore pensare che siano parole stravaganti della nuova amministrazione statunitense: non lo sono affatto“.
Le parole di Putin arrivano in un momento in cui Donald Trump insiste sull’importanza della Groenlandia per la sicurezza internazionale. Nonostante le proteste di Nuuk e Copenaghen, Trump ha ribadito la necessità di acquisire l’isola, definendo la mossa cruciale per gli interessi americani. Putin, pur riconoscendo che la questione non riguarda direttamente la Russia, ha espresso preoccupazione per il ruolo crescente della NATO nella regione artica, che rischia di diventare un trampolino di lancio per conflitti futuri.
Il leader del Cremlino ha anche annunciato un aumento del personale militare russo nell’Artico e il prolungamento dei programmi di ristrutturazione delle infrastrutture militari fino al 2030. Tuttavia, ha aperto alla collaborazione internazionale per garantire un futuro sostenibile nella regione. La Groenlandia, dunque, si configura come il nuovo terreno di scontro tra potenze globali, con implicazioni che vanno ben oltre i confini dell’isola ghiacciata.
Qui l’intervento dello scorso 27 marzo sottotitolato in italiano.
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