Buffon, rinnovo ed eliminazione col Psg: decisiva una sua papera

Nottataccia per l'ex portiere della nazionale, colpevole del secondo gol dello United

L’ex portiere e capitano della nazionale Gigi Buffon, dopo l’accordo trovato col Psg per un rinnovo di un altro anno con opzione per il secondo, si sarebbe aspettato tutt’altro tipo di serata. I francesi invece hanno perso 1-3 in casa contro il Manchester United e adesso sono fuori dalla Champions League. Privi di Neymar e Cavani, i campioni della Ligue1 all’andata, trascinati da Mbappè, s’erano imposti per 2-0, ipotecando così la qualificazione ai quarti. Niente da fare, i Red Devils – dopo una papera clamorosa di Buffon sul secondo gol – hanno trovato il gol vittoria su calcio di rigore al termine della partita. Un dejà vu per l’ex Juve, che l’anno scorso contro il Real è uscito allo stesso modo, scatenandosi successivamente contro l’arbitro accusandolo di avere un bidone dell’immondizia al posto del cuore.

Buffon è stato insicuro su un tiro di Rashford, respingendo il pallone sui piedi di Lukaku che da pochi passi ha insaccato il pallone in rete. Bernat ha provato a risolvere le cose col gol dell’1-2, ma non è bastato. Buffon è il primo ad essere dispiaciuto per il suo errore, il secondo forse è il collega David De Gea, che al termine del match ha speso parole di stima nei confronti del suo idolo: È uno dei migliori portieri della storia, ha vinto praticamente tutto, spero che prima o poi possa vincere la Champions. Sono triste per lui e per il suo obiettivo, ma felice per aver passato il turno. Non so se è un miracolo, siamo venuti qua con tanta voglia e tanti ragazzi giovani e abbiamo controllato il match”

Resta la rabbia dei giocatori del Psg per il rigore dubbio concesso allo United. Uno su tutti l’assente Neymar, che su Twitter ha parlato di ingiustizia: È una vergogna. Ci sono quattro persone che non capiscono di calcio che guardano dei replay. Questo non esiste. Diversa invece la reazione del capitano Thiago Silva, che non ha cercato giustificazioni: “Abbiamo buttato via tutto. Chiedo scusa ai nostri tifosi. Ma anche se siamo tristi dobbiamo continuare, ci resta il campionato. È un momento di tristezza. Il rigore? Spiace perché è successo a fine partita. Non ho visto le immagini, era una decisione dubbia, ma in tre hanno deciso così e allora lo accettiamo. Dovevamo chiuderla prima”. Giustificazioni che questa volta non cercherà neanche Buffon, all’inseguimento di una Champions che potrà ancora rincorrere, fino all’età di 43 anni.