Agnelli-Ceferin, scontro totale ▷ Damascelli: “Se resta presidente della Juve, con quale credibilità si presenterà davanti all’Uefa e alla Lega di A?

Agnelli circondato. Il ciclone Super League, dopo pochi giorni, sembra già un lontano ricordo. Una situazione davvero paradossale, dai rivolti quasi comici, che ha investito il pianeta calcistico a tutti i livelli.

La vecchia fratellanza, con implicazione parentali, tra il Presidente della Juventus ed il capo Uefa Ceferin è finita dritta nel dimenticatoio. Un tradimento vero e proprio, così lo ha definito il numero uno del principale organismo del pallone mondiale per le squadre di club europee.

Durissime le parole di Ceferin, nel corso di un’intervista per un’emittente della Slovenia

Sabato ho ricevuto chiamate da 5 dei 12 club, che mi hanno detto che avrebbe firmato per questa Superlega. Allora ho chiamato Agnelli e mi ha detto che non era vero, che erano ‘stronzate’. Gli ho detto che, se era così, avremmo potuto uscire con una dichiarazione pubblica. Lui mi ha detto: ‘Perfetto, prepara una bozza’. Quando l’ha vista ha detto che non gli piaceva molto, che
l’avrebbe cambiata un po’ e mi avrebbe richiamato, ma non ha più chiamato e ha spento il telefono.

Secondo me non c’è mai stata una Superlega, mi hanno sottovalutato. E’ tipico delle persone che sono circondate per lo più da chi
annuisce e dice loro di essere il migliore. Ma ora mi aspetto che in futuro nessuno del mondo del calcio mi sottovaluti. Nelle riunioni
prossima che faremo nell’Uefa, deciderò io chi far sedere vicino a me e chi più lontano. Se questi club vorranno giocare ancora nelle nostre competizioni dovranno avvicinarsi a noi e dovremo valutare cosa è successo. Ma non voglio entrare nei dettagli, perché stiamo ancora parlando con il nostro team legale
“.

Sul tema Tony Damascelli, sulle pagine de ‘Il Giornale‘ nell’edizione odierna, ha fatto il punto della situazione sullo scontro diretto e senza esclusione di colpi tra i due ex amici.

Questo il suo intervento in diretta

C’è una soluzione che sta circolando, all’interno dello stesso gruppo bianconero, secondo la quale Agnelli rimane ed è pronto alle sfide. Benissimo, ma io mi chiedo con quale credibilità si presenterà all’Uefa. Oggi Ceferin ha ribadito i concetti e le parole, in un’intervista per un’emittente slovena, dicendo: ‘Meglio essere ingenui che bugiardi’ rispondendo ad Agnelli ed entrando nel dettaglio degli ultimi incontri avuti con lui.

Tra l’altro ha detto di aver ricevuto telefonate da 5 dei 12 club, e poi di aver parlato appunto con Agnelli che gli avrebbe smentito la conclusione dell’affare. Ora quale credibilità avrà Andrea all’interno della Lega italiana? Considerato che già si muovono alcuni per chiedere i danni sulla questione del voto contrario ai fondi che avrebbero garantito 1 miliardo e 7 alla Serie A.

In più c’è una situazione critica della società a livello economico-finanziario, e un quadro tecnico-manageriale da rivedere. Ci sono contratti a scadenza, non dei calciatori, ma dei dirigenti con Paratici fra questi. Queste sono le premesse. Quando ho detto che potrebbe essere sollevato dall’incarico ho ricordato quello che accadde nel ’91 con Montezemolo, nei confronti del quale intervenne direttamente Gianni Agnelli sollevandolo dall’incarico di reggente della Juventus e azzerando tutto il consiglio di amministrazione in cui figuravano suo figlio e suo nipote“.

Questa la visione delle nostre Teste di calcio

Furio Focolari

Mi chiedo: è vera questa ricostruzione in base alla quale Agnelli ha fatto preparare una bozza della dichiarazione a Ceferin dicendo che non gli piaceva e voleva cambiarla e poi è sparito? Certo questa non è una bella cosa. E’ una ulteriore aggravante, se fossero veramente andare così le cose. Non capisco perché Agnelli non ha detto a Ceferin come stavano le cose.

Alessandro Vocalelli

Le conseguenze per questa squadra le sa Ceferin. Addirittura leggevo prima che lo stesso Ceferin ha detto che c’è una remota possibilità che non si giochi Real Madrid-Chelsea, come ritorsione per quello che è successo. Poi giustamente si è subito corretto dicendo: ‘Ma come si fa con tutti gli interessi che ci sono in ballo? Francamente, con tutto il rispetto per Ceferin, mi sembra che qui c’è la parte furiosa del Presidente dell’Uefa e la parte dell’amico e della persona che si sente tradito. A questo punto mi aspetto di sentire cosa ne pensa John Elkann. In questo momento credo sia lui a dover dire qualcosa. Vorrei sapere se Elkann era consapevole di quello che stava succedendo.

melli

Franco Melli

Io non trovo giusto che di questo manicomio l’unico responsabile ora sia Andrea Agnelli. Secondo me lui deve essere colpito eventualmente dall’esterno, perché può anche far comodo metterlo in difficoltà o in disparte, ma dall’interno lui deve essere difeso. Perché è sempre il Presidente dei 9 scudetti consecutivi.