“Roma indecorosa: toccare il fondo non è il modo migliore per affrontare il Manchester” ▷ Ferrajolo

Altra sconfitta in campionato per i giallorossi, soltanto una vittoria nelle ultime sette partite: finisce 3-2 il match alla Sardegna Arena. In questa 33° giornata di Serie A vincono gli uomini di Semplici. Più 3 punti al Cagliari, con la Roma che si piazza ora al 7° posto della classifica. Testa alla semifinale di Europa League? Ecco il commento a caldo di Luigi Ferrajolo.

“Se volessi aggiungere banalità direi che la Roma pensava al Manchester, ma a me questo non sta bene. Io credo che toccare il fondo non sia il modo migliore per affrontare il Manchester. Io credo che per affrontare il Manchester bisognasse giocare partite vere e cercare di vincere.

Non so neanche se questo… chiamiamolo sacrificio, io direi scempio, serva. Non so se magicamente giovedì sera con la bacchetta magica metti i titolari e la squadra ritrova il suo modo di stare in campo che ormai ha perso da settimane. Ammesso che sia così e che mi sbaglio io, io mi chiedo se è giusto sacrificare un campionato per fare una semifinale.

La Roma ha perso praticamente a Parma, col Torino e oggi a Cagliari. Tre squadre che stanno lottando per non retrocedere. E ho volutamente dimenticato quella di Benevento dove ha pareggiato. Con quei 9 punti che poteva fare in queste partite oggi sarebbe in piena corsa Champions e comunque farebbe un campionato molto interessante. Io non credo sia una sciocchezza.

Se proprio doveva perdere sono felice che abbia perso col Cagliari perché mi auguro che il Cagliari si salvi. Come con l’Atalanta è finita in crescendo perché dopo aver rischiato un’ecatombe è riuscita a pareggiare. Questi finali hanno come origine il peccato di essere andati in svantaggio. Io mi auguro che preparazione, testa, gambe e tutto siano a posto giovedì con la partita. Io non sono ottimista, non ce la faccio.

Io credo che questo aver mollato in maniera secondo me indecorosa in campionato rende necessario una riflessione molto attenta da parte della società, che non riguarda soltanto l’allenatore. Anche lui è responsabile, è giusto cambiarlo, ma i giocatori… i giocatori veri non fanno quelle due o tre partite in Europa e nelle altre si riposano. Il giocatore vero gioca al campionato al 100% e poi quando arriva la partita di coppa anche. È questo il giocatore vero. Altrimenti le partite di coppa diventano più un danno che un vantaggio”.